lunedì 24 novembre 2025



Con mia madre, abbiamo fatto un gran giro nelle strade vicino all’ospedale, un pomeriggio, a camminare trascinandoci negli abbozzi di strade che ci sono là, strade con i lampioni non ancora dipinti, tra lunghe facciate stillanti, le finestre pittate di cento piccoli stracci pendenti, le camicie dei poveri, ad ascoltare il rumorino del rifritto che crepita a mezzodì, uragano di grassi andati a male. Nel grande abbandono molle che circonda la città, là dove la menzogna del suo lusso viene a trasudare e finire in marciume, la città mostra a chi vuol vedere il suo gran deretano nelle casse dei rifiuti.



Louis Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte 
 


 


 


Il pittore o chi gode della pittura non vede semplicemente il contenuto del colore, il rosso, il blu o il violetto, ma “ gusta “ realmente il colore; certo non con gli organi fisici, altrimenti dovrebbe tirar fuori la lingua e mettersi a leccare, cosa che di sicuro non avviene. Ma accade qualcosa in tutto ciò che è in relazione con la sfera della lingua, qualcosa che in modo sottile è simile al processo gustativo. Quando dunque vediamo semplicemente un pappagallo verde attraverso il processo sensorio, vediamo appunto con i nostri occhi la qualità verde del colore. Se invece godiamo di un’opera pittorica, avviene un sottile processo immaginativo in ciò che si trova dietro la nostra lingua e che ancora appartiene al senso del gusto; qualcosa che prende parte al processo visivo. Sono sottili processi, simili a quelli del gustare e mangiare un cibo. Non si tratta di quel che avviene sulla lingua, ma di ciò che ad essa si unisce; sottili processi fisiologici che si verificano contemporaneamente al processo visivo. Così il pittore gusta il colore realmente in un profondo senso animico. Egli “ fiuta “ le sfumature di colore, non certo con il naso, ma con qualcosa di animico, dí profondo, che avviene nell’organismo col processo dell’odorato.



Rudolf Steiner, L’enigma dell’Uomo, nona conferenza 

lunedì 17 novembre 2025


 

Dove, in special modo nelle ultime due parti e nell’epilogo finale, si evidenzia chiaramente la tecnica con la quale la monarchia inglese ha “ costruito “ il perfetto nemico comunemente noto come Russia.

venerdì 14 novembre 2025




 
Foto di Wim van den Heever, vincitore del 61 Wildlife Photographer of the year


Una iena, una iena bruna, la più rara da incontrare al mondo, attraversando la città di Kolmanskop nel deserto del Namib, viene improvvisamente illuminata da un sensore che rivela il suo movimento e attiva due flash. La Nikon di Wim fa il resto.

 

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