Terribile testa-coda dello slogan “ Fate l’amore non fate la guerra “
vincent
Hanno parlato di un malore, ma preferisco immaginare che a quella domanda l’on. Giulio Andreotti sia stato teletrasportato nel nostro presente e sia rimasto letteralmente senza parole..
vincent
Nel 1649, William Harvey pubblicò un libro importante, la Exsercitatio Anatomica de Circolatione Sanguinis, frutto di una esperienza pratica di fisiologia e anatomia sul cadavere. Vi viene descritta la funzione del cuore e della circolazione utilizzando per la prima volta un modello meccanico. Il cuore era ufficialmente una pompa.
Ascoltando uomini come questi viene da pensare che la teoria del cuore come pompa, tutt’ora accreditata dalla scienza ufficiale, sia stata una oscura predizione. Perché? Ma per via del fatto che un linguaggio come questo del filmato viene da un cuore che sta ormai perfezionando la sua definitiva trasformazione in pompa meccanica. Il pensiero viene dal cuore. Li dovremo ringraziare, questi uomini. Se molti di noi ancora scandalizzabili, provando un moto di inquietudine davanti a progetti di questo tipo, si muoveranno verso altre sponde, e i loro cuori in quel libero dinamismo avranno modo di respirare, ecco che la pompa, come per un incantesimo, si trasforma in un delicato organo di percezione sensibile capace di generare un pensiero nuovo.
vincent
Halford John McKinder nel 1904 presenta il suo saggio: The Geographical pivot of History. MacKinder fu membro della Camera dei Comuni e consulente scientifico del governo britannico al termine della prima guerra mondiale. Il suo maggior contributo fu la sua concezione, esposta nello scritto cui ho accennato, nel quale, riflettendo sulla distribuzione delle terre emerse, delinea una ripartizione che divenne fondamentale in materia di geopolitica, riflessione che molti giudicano essere alla base della nascita della geopolitica e cioè quella che distingue le nazioni in potenze di mare e di terra.
Non è difficile capire che Inghilterra e Stati Uniti devono alla Marina le loro conquiste, laddove Germania e Russia hanno bisogno di calpestare il suolo dei paesi da conquistare. In realtà la teoria è molto più complessa, ma quello che mi interessa mettere in evidenza è che MacKinder, cittadino di una potenza di mare come l’Inghilterra, è soprattutto preoccupato di raccomandare quello che, a suo parere, è un punto strategico irrinunciabile: l’assoluta necessità che Inghilterra e Stati Uniti avevano di frammentare il più possibile l’Europa per evitare che un’unica potenza potesse dominarla, e questa unica potenza poteva costituirsi solo con l’unione di Germania e Russia.
Qualcuno potrà pensare che in questi 120 anni ne è passata di acqua sotto i ponti ma vi chiedo: quanto tempo è passato dal sabotaggio definitivo del nord stream? Se non sbaglio, era il settembre 2022.
La foto che mostro illustra tutto ciò in modo graficamente impeccabile. State Street, Vanguard, Fidelity, BlackRock, agenti delle potenze marittime e il simbolo del veliero.
Nel golfo di Palermo è stato letteralmente polverizzato un veliero. Ma questa volta il “nemico” non ha lasciato orme sul terreno. Metereologia come arma di guerra? Non solo potenze di mare e di terra, ma anche potenze dell’aria? E se la teoria di McKinder fosse da rivedere? Forse 120 anni sono tanti, anche per una buona teoria..
vincent
Del “ nemico “ ci serviamo per catalizzare l’odio che segretamente nutriamo per noi stessi.
C’è solo un cammino che porta alla fine di ogni guerra di sterminio: quello che intraprendiamo riconoscendo l’inganno e rivolgendo finalmente un desiderio amorevole di dialogo al nostro doppio.
Affermare che il nemico “ non è umano “ significa dare la più chiara testimonianza della nostra personale, tragica disumanità.
vincent
La dichiarazione Balfour fu di seguito inserita nel trattato di Sèvres che certificava la fine delle ostilità con la Turchia e assegnava la Palestina al Regno Unito.
Leggendo le memorie di Sir Lloyd George, allora ministro per gli armamenti e futuro primo ministro, si viene a conoscenza di un antefatto prezioso che racconta l’origine della dichiarazione Balfour:
“ La sua celebre dichiarazione a favore degli ebrei in Palestina ebbe un’origine curiosa. Nell’estate del 1915 il problema dell’acetone - elemento essenziale nel processo di fabbricazione della cordite - era divenuto inquietante per il fatto che la domanda eccedeva di gran lunga la produzione. Né avremmo saputo come risolverlo se un professore ebreo dell’Università di Manchester, il clinico Weizmann, da me incitato a studiare il problema, non fosse riuscito a trarre l’acetone dal granturco. Eliminate così le nostre difficoltà grazie al genio del dott. Weizmann io gli dissi: “ Lei ha reso un grande servizio allo stato e io vorrei proporre al Primo Ministro di raccomandarla a Sua Maestà per una onorificenza “. Egli rispose: “ Io non desidero nulla per me, ma vorrei che si facesse qualcosa per il mio popolo “. E spiegò che il suo ideale era di riportare gli Ebrei in Palestina. Appena io divenni primo ministro ne parlai a Balfour che era allora ministro degli Esteri. Come uomo di scienza Balfour mostrò il più vivo interesse per quanto aveva fatto il sig. Weizmann. Glielo presentai e il risultato della loro conversazione fu, dopo un lungo studio, la dichiarazione Balfour “. Lloyd George, Memorie di guerra, 1933 vol.1 pagina 446, Mondadori.
Nel 1917 il processo di fermentazione escogitato da Weizmann produceva acetone a una velocità di quasi 3000 tonnellate all’anno presso la fabbrica di.cordite- del tutto assimilabile alla dinamite - della Royal Navy a Holton Heath nel Dorset e in altri siti in Gran Bretagna. Come? Sacrificando granturco! Si trattava di un processo chimico che svuotava i granai per ottenere l’acetone necessario a far deflagrare la cordite, il propellente necessario per sparare i proiettili di artiglieria.
“ L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra sorgente di morte! si colmino i granai, sorgenti di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame! “ Chissà se aveva in mente questa storia il presidente Pertini quando in pieno periodo di guerra fredda pronunciò questa frase.
Di certo, queste testimonianze di un centinaio di anni fa sembrano confermare che il sionismo abbia sin dall’inizio utilizzato l’ebraismo come una carica pronta ad esplodere..