@luca7831
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giovedì 11 dicembre 2025
mercoledì 10 dicembre 2025
martedì 9 dicembre 2025
La notte dei morti viventi, USA 1968. Durata 96 minuti, incasso al botteghino in Italia 45000 €.
Quasi sessant’anni fa , chi mai avrebbe potuto immaginare nel lontano, ormai mitico ‘68 che ci stavano raccontando la fine ingloriosa dell’intera classe politica europea? Come avremmo potuto prefigurarci noi, ventenni di quel periodo, che gli zombie sarebbero stati dei tizi che avrebbero definitivamente perso il rapporto con i loro popoli? Nel film si dà la colpa alle radiazioni emesse da una sonda sperimentale tornata da Venere, i più politicizzati tra noi parlarono del collegamento con la guerra del Vietnam, altri di fede opposta accostarono gli zombie ai sovietici, altri ancora dissero che si trattava della denuncia del razzismo USA.. insomma nessuno ebbe la vista così lunga da vederci ciò che ora è realtà fattuale: la fine ingloriosa della classe dirigente di un intero continente, scusate se è poco.. sarà il caso di andarselo a rivedere.
vincent
domenica 7 dicembre 2025
Era il quartiere prezioso, mi hanno spiegato più tardi, il quartiere dell’oro: Manhattan. Ci si entra solo a piedi, come in chiesa. È il bel cuore in Banca del mondo d’oggi. Eppure ci sono di quelli che sputano per terra quando passano. Bisogna essere degli sfrontati. È un quartiere che di oro è pieno, un vero miracolo e si può perfino sentirlo il miracolo attraverso le porte con il suo rumore di dollari che vengono stropicciati, sempre troppo leggero il dollaro, un vero Spirito Santo, più prezioso del sangue. ( …..) Quando i fedeli entrano nella loro Banca, non bisogna credere che si possano servire così a capriccio. Proprio per niente. Parlano a Dollaro mormorandogli delle cose attraverso una piccola grata, si confessano insomma. Poco rumore, lampade morbide, un minuscolo sportello fra alte arcate, è tutto. Non inghiottono l’Ostia. Se la mettono sul cuore.
Louis Ferdinand Céline, Viaggio al termine della notte
venerdì 5 dicembre 2025
giovedì 4 dicembre 2025
La via del cuore - dice Scaligero - passa per la testa.
Non disponendo del tempo necessario ad approfondire un’affermazione del genere, mi limiterò qui ad osservare che una via del cuore che non passi per la testa non è una via del cuore ma una via viscerale o “ isterica “. D’altro canto, anche una via del cuore che passi per la testa, ma vi si arresti, non è una via del cuore, ma una via cervellotica o “ nevrastenica “. Varrebbe la pena meditare, al riguardo, l’immagine dell’evangelista Giovanni che, nell’Ultima Cena affrescata dal Ghirladaio nel convento di Ognissanti, posa la testa sul petto o sul cuore del Cristo.
Lucio Russo, Commento alla Filosofia della Libertà di Rudolf Steiner
Particolarmente la domanda: “ Chi agisce? “ merita la massima attenzione. Per la società, è vero, il COSA dell’azione ha in un primo momento importanza massima, poiché ha evidenza immediata. A lunga scadenza però anche il giusto agire in mano all’uomo sbagliato avrà effetti nefasti. Chi sa vedere lontano, si farà altrettanto poco abbagliare dall’agire giusto della persona sbagliata quanto dall’agire sbagliato della persona giusta. Per questa ragione il medico delle anime dirige la sua attenzione non al COSA, ma bensì al COME dell’azione, perché in esso è compresa l’essenza della persona che agisce.
Carl Gustav Jung






