mercoledì 12 ottobre 2011

"A mio figlio Attilio Mauro che ha il nome di mio padre" di Giorgio Caproni

Portami con te lontano
                            ... lontano...
nel tuo futuro.
Diventa mio padre, portami
                                per la mano
dov'è diretto sicuro
il tuo passo d'Irlanda
_ l'arpa del tuo profilo
biondo, alto
già più di me che inclino
già verso l'erba.

                        Serba
di me questo ricordo vano
che scrivo mentre la mano
mi trema.

              Rema
con me negli occhi al largo
del tuo futuro,mentre odo
(non odio) abbrunato il sordo
battito del tamburo
che rulla_ come il mio cuore in nome
di nulla_ la Dedizione.

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