martedì 6 dicembre 2011



Paul Fusco, fotografo di Look Magazine, con tre macchine fotografiche e trenta pellicole a colori, era sul treno che trasportò il feretro di Robert Francis Kennedy da New York alla Union Station di Washington fino al cimitero di Arlington, dove Bob Kennedy venne sepolto poco lontano dal fratello John. Questi i suoi ricordi di quel giorno.
"  Nell'ultimo vagone i servizi segreti decisero di mettere la bara di Bobby, la appoggiarono per terra, poi dissero ai familiari e agli amici di prendere posto nella penultima carrozza. Erano loro ad aver preso il comando del treno e non volevano discussioni. Ma i ferrovieri pensarono che sarebbe stata un'offesa alla folla che attendeva e appena il convoglio cominciò a muoversi la sollevarono e la appoggiarono sugli schienali dei sedili. Era una sistemazione instabile e precaria, ma così il feretro si poteva vedere attraverso i finestrini. Era l'8 giugno, un giorno caldissimo, un anticipo d'estate. Il viaggio durò più di otto ore attraverso cinque Stati: New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware e Maryland. Il treno si fermava spesso per dare la precedenza agli altri convogli, impiegammo quasi il triplo del tempo che si impiega normalmente. Ma era la velocità giusta per un funerale. Quel treno è stato il vero funerale, quello dell'America, è durato un'intera giornata, era fatto per il popolo. Era il  funeral train.(.....) Ero pieno d'ansia ma mi bastò guardare fuori dal finestrino per capire: vidi la folla e tutto fu chiaro. Abbassai il finestrino, allora si poteva fare, e cominciai a scattare. Rimasi nella stessa posizione per otto ore a fotografare la gente accanto ai binari. Quella era la storia.

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