" La fine del mondo domanda un'attesa passiva, non certo l'azione. Insomma, se il mondo sta per finire, è perché in fondo abbiamo la sensazione di averlo già perso. E lo abbiamo perso proprio perché non lo sappiamo più trasformare. (.....) Il mondo va trasformato e non solo conservato. Deve essere un orizzonte di possibilità. Solo così si supera l'ossessione della fine del mondo".
Michael Fossel
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