Avendo perduto gli Dei, ci innamoriamo di idoli magnifici che possiamo mettere al loro posto. Gli atomi, i quark, i minuscoli buchi neri... sono deificati, addobbati, e trascinati per sistemarli nel tempio. Considerandoli reali, li animiamo con la vita falsa della paura, la nostra paura della sconosciuta essenza della natura. Ci sentiamo schiacciati, tra il vuoto sofisticato del decostruzionismo e le nostre sfarzose creazioni intellettuali. A cosa possiamo credere? La risposta di Goethe sarebbe stata quella sta ad Hegel e ai lettori della sua " Teoria dei Colori ": credere nei fenomeni nei quali possiamo avere fiducia poiché - se visti correttamente - si trasformano in teoria.
Arthur Zajonc, Dalla candela ai quanti
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