Immagini
Nessun microscopio vede quello che può vedere la poesia,
immagini che aleggiano lungo fasci di nervi spenti
e non lasciano traccia. Dove
sono archiviate le cose immaginate, le cose ricordate?
Nel lobo temporale alcune, le più nell'ippocampo -
ma solo finché vive. E invece, dai vetrini, involate.
Cosa può dirci come, durante gli anni luce di una vita,
fiammeggi d'energia il cervello, e arda
luminoso fino a quando comincia l'implosione
squarcio abbagliante - scarpe Mary Jane bianche, malta su tre gradini di mattoni,
un uomo che fuma la pipa, una fuga di Bach, cavo d'acciaio che si innalza
ad incarnare un ponte, un pianto di neonato " u èèè! u e èèè! -
cosa può dirci come il cervello, concentrandosi,
addensandosi verso l'evento
orizzonte, possa rievocare quanto solo la poesia registra
squarcio abbagliante - capanno sulla spiaggia a strisce bianche e blu,
odore di terra fradicia di pioggia a primavera, spasmo di sesso così puro da brillare,
cinguettio di uccelli al risveglio - cosa può dirci
come tali pensieri possano aver vita solo sotto la lente di una poesia, e però svanire
persino nel cervello che li ha attestati, perché divampa, quel cervello,
nova che arde sempre più splendente fino a non riconoscere più
squarcio abbagliante - questo bambino dai capelli di sole
che sguazza in una pozza di pioggia, sorride,
che mi tiene la mano?
Robin Morgan
Nessun commento:
Posta un commento