Un giorno, mentre passeggiava in Murray Hill Park, si imbatté in un giovane dai capelli mori che stazionava nei pressi dei campi da tennis e suonava una melodia spagnola triste su una chitarra acustica. Intorno al musicista si era raccolto un gruppetto di donne. Leonard vide che, in qualche modo misterioso, " le stava corteggiando " con la musica. Leonard non ne fu meno rapito. Si fermò ad ascoltare e al momento giusto chiese al giovanotto se avrebbe preso in considerazione la possibilità di insegnargli a suonare. Il giovane era spagnolo e non parlava inglese. Aiutandosi con i gesti e un francese zoppicante, Leonard ottenne dallo spagnolo il numero di telefono della pensione in centro città in cui aveva affittato una camera, e la promessa che si sarebbe recato in 599 Belmont Avenue per una lezione. Durante la prima lezione, lo spagnolo prese la chitarra di Leonard e la ispezionò. Non era male, disse. Acordandola, suonò una rapida progressione dì flamenco, producendo un suono sullo strumento che Leonard non avrebbe mai pensato possibile. Restituì la chitarra a Leonard e gli disse che toccava a lui. Dopo una simile prestazione, Leonard non aveva alcuna voglia di suonare una delle canzoni popolari che aveva imparato e si rifiutò, dicendo di non saper suonare. Il giovanotto mise le dita di Leonard sui tasti e gli mostrò alcuni accordi. Poi se ne andò, promettendo di tornare all'indomani. Alla seconda lezione lo spagnolo comiciò a insegnare a Leonard la progressione di flamenco a sei accordi che aveva suonato il giorno precedente e alla terza lezione Leonard incominciò a imparare il tremolo. Si esercitava diligentemente, in piedi davanti a uno specchio, tenendo la chitarra così come la teneva il suo giovane maestro - che però non si presentò per la sua quarta lezione. Quando Leonard chiamò la sua pensione, rispose la padrona. Il chitarrista era morto, gli disse. Si era suicidato.
" Non sapevo nulla di lui, perché fosse venuto a Montreal, perché era apparso in quel campo da tennis, perché si è tolto la vita ", avrebbe detto Leonard a un pubblico di dignitari spagnoli circa sessant'anni dopo, " ma su quei sei accordi, su quel motivo di chitarra, si sono poggiate tutte le mie canzoni, tutta la mia musica."
Tratto da " I'm Your Man ", Vita di Leonard Cohen di Sylvie Simmons
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