Come fu ch’Odisseo sfuggí alle lusinghe delle Sirene? Come ch’evitò di farsi mutare in porco da Circe? Questa e quelle spiravano voluttà e seduzione, ed ei, sovra ogni cosa, volea farne sperienza: ma puranche era stato avvisato del periglio, ed edotto del modo di scansarlo. Egli cioè sapea, e sapendo godè. Chi non sapendo volle godere, morí; chi sapendo non affrontò il cimento, non godette. Ascoltami Orazio, l’uomo è la propria paura; se potrà attraversarla, se potrà viaggiare dentro di essa come in un paese straniero, allora quella paura sarà più bella, ed ei potrà riguardarla come una favola, o una animata pittura.
Michele Mari, Io venía pien d’angoscia a rimirarti
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