La foto è tratta dal giornale “ La Repubblica “ del 25 settembre 2022.
L’articolo ci informa che, a causa dell’infestazione ad opera della Xylella,
le vittime dell’immane flagello ormai destinate a sicura morte venivano
trasformate nei loro fantasmi dal progetto “ artistico “ di un tizio di cui
preferisco non fare il nome. Bene, sono passati tre anni e il Corriere del
Mezzogiorno in data 20 maggio 2025 ci racconta che: “ Nelle campagne tra
Galatone e Collepasso, nella provincia di Lecce, la natura ha mostrato la sua
forza resiliente e ha ridato vita a centinaia di ulivi malati di Xylella. Le
piante si sono riprese da sole, senza alcun intervento esterno, sono tornate a
fiorire e a produrre olive e olio
con caratteristiche giudicate migliori dell’olio tradizionale salentino. La foto qui di seguito a riprova di tutto ciò:
La stima degli ulivi abbattuti è di circa 21 milioni, l’ennesima strage degli innocenti.
“Ora che ho presente al mio spirito tutto questo: coste e promontori, golfi e insenature, isole e penisole, rocce e arene, colline boscose, dolci pascoli, fertili campi, fioriti giardini, questi alberi ben curati e i tralci pendenti e i monti che toccano le nuvole e questo ridente susseguirsi di pianure, di scogli, di dune, e il mare che tutto abbraccia con tanta mutevolezza e molteplicità di volti, ora l’Odissea è davvero per me una parola viva “.
Goethe, Napoli 17 maggio 1787
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