Se la polizia si è messa a picchiare, tanto vale organizzare una bella festa per strada. In attesa di trovare una nuova strategia e che vengano scarcerati i loro leaders più rappresentativi, i giovani " Anti Putin" di Mosca hanno deciso di occupare a modo loro la città. Scelgono una piazza o un viale del centro, si radunano poco dopo il tramonto e tirano fino all'alba facendo cose assolutamente irreprensibili sotto gli occhi dei polizziotti dei reparti speciali che li seguono ovunque vadano. Cantano canzoni d'epoca, giocano ai mimi, a scacchi, a pallavolo. Improvvisano gare di mangiatori di cocomero o di prestigiatori dilettanti e si divertono veramente come campeggiatori in gita.
Il segreto è evitare l'alcool, gettare la spazzatura nei cestini, non parlare di politica e non fare niente che possa far scattare la repressione. A che serve? A marcare il territorio, dimostrare che i pestaggi di domenica non li hanno spaventati e che, prima o poi, torneranno a manifestare. Intanto la gente li conosce già. Non occorrono slogans nè striscioni. Tutti sanno chi sono e per cosa combattono.
N. Lombardozzi, La Repubblica
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