giovedì 1 agosto 2013







Dialogo tra banconote



La banconota da 5000 cruzeiros era preoccupata. Avevano annunciato da lì a poco la sua entrata in circolazione, e già molti giorni erano passati senza che l'avessero ritirata dal deposito. Nel deposito le arriva lo zunzum che le cose continuamente salgono di prezzo e le banconote calano di valore. Seppure le cifre restano le stesse, ogni giorno sono il segno di una realtà sempre più piccola. Quando arriverà il mio turno di circolare - temeva la banconota da 5000 - quanto varranno i miei 5000? Al momento di essere stampata, si era sentita tutta gagliarda, piena di capricci per la testa. Avrebbe soppiantato le colleghine, dando loro la vera e propria idea della grandezza. Ma fino ad ora niente, e la banconota si inquietava: " Quando vedo il cruzeiro di metallo passare dalla grandezza di una medaglia di cioccolato a quella di un bottone di manica di camicia ( e domani arriverà forse a quella di un semino di mandarino ), sento che il mio futuro non sarà dolce per niente. Sto per ridurmi alle proporzioni di un biglietto di omnibus, fatta di carta, e servirò per pagare un giro su un autobus circolare. Tutt'al più".
Era così triste quando le apparve, ancora in forma di nebbia futura, il progetto della banconota da 5 milioni, con l'effigie della testa rivolta in basso, e le sussurrò: " Sorellina, dopo di me verrà la cedola da 5 trilioni, e così via, poiché infinito è il numero dei numeri. Finché un giorno l'uomo si stancherà di scrivere sulla carta grandezze che sono insignificanze, e si metterà a scrivere insignificanze che valgono grandezze. Prevedo già all'orizzonte la meravigliosa banconota zero, che ci riassumerà tutte e raggiungerà il massimo valore metafisico".



Carlos Drummond de Andrade    





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