La prima cosa che viene in mente dopo aver letto la rivendicazione orgogliosa di Fabio Tortosa, uno di quelli che " aggiustarono " le teste dei manifestanti al G8 di Genova, è che senza la passività inerme dei torturati non ci sarebbe stato modo per i torturatori di cementare la loro cameratesca unione : " Nei nostri cuori e nei nostri occhi, quegli occhi che si uniscono in un abbraccio segreto " , sono le sue parole. La seconda è che sarei tentato di augurare al poliziotto di cui sopra che il suo lavoro gli possa fornire un'occasione più " fascinosa " per irrobustire la solidarietà con i suoi colleghi, non so.. qualcosa come un eroico corpo a corpo con un manipolo di autentici tagliagole di qualche sedicente esercito islamico, così , tanto per non farsi mancare niente.
Ma non lo faccio. Meglio crepare di noia.
vincent
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