martedì 1 marzo 2016


Avarizzia


Ho conosciuto un vecchio
avaro, ma avaro: avaro a un punto tale
che guarda li quatrini ne lo specchio
pe' vede raddoppiato er capitale.

Allora dice: quelli li do via
perché ce faccio la beneficienza;
ma questi me li tengo pe' prudenza...
E li ripone nella scrivania.


Trilussa










Ma sentite cosa scrive Pietro Martire d'Anghiera nel suo De orbe novo decades sull'utilizzo del cacao come moneta da parte degli Aztechi:

" O felice moneta, che fornisce al genere umano un'ottima bevanda e mantiene i suoi possessori immuni dall'infernale vizio dell'avarizia, poiché non si può seppellire, né conservare per lungo tempo!"

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