Lo splendore della vita aspetta sempre chiunque nella sua intera pienezza, accessibile ma velato, nel profondo, invisibile, molto lontano. Però esso sta lì, non ostile, non riluttante, non sordo. Se lo si chiama con la parola giusta, con il suo nome giusto, allora verrà. Questa è l'essenza dell'incantesimo: esso non crea, ma chiama.
dal diario di Kafka, in data 18 ottobre 1921
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