" Può capitare, per esempio, che in una modesta pensione di Lisbona, in una domenica d'agosto, quando la città è deserta, uno riceva la visita del proprio padre morto da tempo. Perché a casa non veniva? Una forma di timidezza che hanno i defunti? Difficoltà a tornare in un luogo a lui troppo noto? Può capitare che in una anonima camera di un hotel di Singapore, lassù all'ultimo piano di un grattacielo, arrivi all'improvviso la voce dello zio di Lucca. Che potenza di voce, se arriva da Lucca, ed è ben strano, a pochi chilometri di distanza non era mai arrivata; uno sta dormendo in un hotel di Singapore e lo sveglia la voce dello zio di Lucca, Possibile che lo zio di Lucca avesse bisogno che il nipote si trovasse a Singapore per dirgli una cosa all'orecchio? Da cosa dipenderà?Sarà perché stasera non hai visto i telegiornali italiani, cosa del resto impossibile a Singapore? Sarà perché non hai appreso che il papa è uscito sulla piazza con un nuovo copricapo, che l'onorevole del partito della Manodura oggi non ha invitato a sparare su nessuno, che il giornalista televisivo che di umano non ha quasi niente considera sacro l'embrione? Sarà perché hai fatto pulizia delle scorie che inquinano la vita quotidiana? Sarà perché i morti, come i cetacei che comunicano con una specie di sonar naturale per non esser disturbati da tutti i suoni artificiali che inquinano gli oceani, hanno bisogno di acque acusticamente pulite affinché la loro voce non si perda nel rumore di fondo da cui siamo avvolti".
Antonio Tabucchi, che il 25 marzo 2012 a Lisbona ci ha lasciati per andare a cercarsi le risposte
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