Dove vanno i cani? chiedete voi, uomini poco attenti. Vanno per i fatti loro.

Ce ne sono che si coricano nelle rovine delle periferie e vengono, ogni giorno alla stessa ora, a reclamare la loro sportula alla porta di una cucina del Palais-Royal; e quelli che accorrono, a branchi, da più di cinque leghe, per spartirsi la zuppa che gli ha preparato l'amore di certe ragazzine di sessant'anni, il cui cuore in ozio si è dato alle bestie, perché gli uomini imbecilli non lo vogliono più.
Charles Beaudelaire
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