" Caldo e freddo sento che mi piglia
la terzana tremano le budella
il cuore e l'anima m'assottiglia.." Graffito inciso col punteruolo da un carcerato dello Steri,
il palazzo dell' Inquisizione di Palermo.
Separazione, clausura, muri del pianto, muri delle prigioni; testimonianze del passare del tempo, superfici lisce, serene, bianche, superfici tormentate, vecchie, decrepite, segni di impronte umane, di oggetti, di elementi naturali; sensazione di lotta, di sforzo, di distruzione, di cataclisma o di costruzione, di creazione, di equilibrio; detriti d'amore, di dolore, di disgusto, di disordine; prestigio romantico delle rovine; apporto di materie organiche, forme suggestive di ritmi naturali e del movimento spontaneo della materia; senso del paesaggio, suggestione dell'unità fondamentale di tutte le cose; materia generalizzata, affermazione e valorizzazione dell'elemento terra; possibilità di distribuzione varia e di combinazione di grandi masse, sensazione di caduta, di affondamento,di espansione, di concentrazione; rigetto del mondo, contemplazione interiore, annientamento delle passioni, silenzio, morte; lacerazioni, torture,corpi squartati, detriti umani; equivalenza di suoni, sfregi, raschiamenti, esplosioni, scariche di fuoco, colpi, martellamenti, grida, echi risuonanti attraverso lo spazio; meditazione di un tema cosmico, riflessione grazie alla contemplazione della terra, del magma, della lava, della cenere; campo di battaglia, giardino, terreno di gioco, destino effimero...
Antoni Tàpies
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