Senza tempo è invece il dominio della notte;
eterna è la durata del sonno,
sonno sacro!
La tua gioia non sia rara
a chi è fedele della notte
in questo quotidiano lavoro terreno.
Solo i folli ti disconoscono
e non sanno di sonno alcuno
se non dell'ombra
che tu pietosa cali su noi
nel crepuscolo
della vera notte.
Essi non ti sentono
nell'onda dorata dei grappoli,
nell'olio balsamico
del mandorlo,
e nel bruno succo del papavero.
Non sanno che sei tu
che avvolgi il tenero petto
della fanciulla
facendo del grembo un cielo.
Non colgono
che tu vieni da antiche leggende
come un'apertura di cielo
e porti la chiave
delle dimore dei beati,
silente messaggera
di infiniti segreti.
Novalis, Inni alla notte
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