Ha appena vinto le elezioni un partito cresciuto nei consensi grazie alla richiesta di una revisione del debito verso le nazioni creditrici. Ma a nessuno degli elettori é mai stato spiegato che quella revisione c'era stata due mesi prima del voto. Non lo ha detto la cancelliera Angela Merkel, per non confessare ai contribuenti tedeschi l'ovvia verità che i loro soldi non torneranno a casa molto presto. Non lo hanno ricordato Matteo Renzi o Francois Hollande da Parigi, presi senz'altro da altre priorità. Non lo ha fatto neppure Antonis Samaras, il premier greco uscente, perché voleva competere con Tsipras sulla base di una piattaforma molto simile a quella del suo giovane avversario: la richiesta di un taglio al debito. Spiegare che c'era appena stata una revisione su oltre quattro decenni avrebbe complicato e confuso il messaggio.
Franco Fubini
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