L’imbroglionica è nata virtualmente quando la scienza da vocazione si è trasformata in professione, e concretamente con la Big Science, la scienza dei grandi progetti a suon di milioni che è nata appunto dopo il 1945. Fu a quell’epoca che venne ideato il sistema di finanziamento della ricerca scientifica che ha creato il clima di competitività responsabile sia dei falsi che della vasta rete di complicità tra scienziati, università e organismi di finanziamento che si nascondono dietro di essi. (…..) La conclusione è che man mano che la scienza cresce, aumenta il numero degli scienziati poco creativi e mediocri rispetto a quello dei geni. In altri termini, man mano che la popolazione scientifica cresce, diminuisce il suo potenziale creativo. Insomma, più cresce il numero degli scienziati più difficile risulta fare delle scoperte.
Federico Di Trocchio, Le bugie della scienza
Anche se le persone che appaiono nella foto sopra non meritano di certo la qualifica di “ scienziati “, mi è sembrato del tutto appropriato presentarli come illustri rappresentanti della categoria dell’Imbroglionica. Non penso possa essere offensivo, noi tutti sappiamo bene come l’imbroglionica debba a buon diritto essere riconosciuta come caratteristica decisiva del nostra italianità, Totò che prova a vendere la fontana diTrevi al turista ha fatto il giro del mondo…
vincent
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