Qualcuno parla al tango, Borges-Piazzolla, 1965
Tango che ho visto ballare
contro un crepuscolo giallo,
da gente esperta in altri balli,
come quelli del coltello.
Tango di quel fiumiciattolo
con meno acqua che fango,
tango fischiato al passare
dalla cassetta del carro.
Vagabondo e sfacciato,
guardavi sempre dritto in faccia,
tango che fosti la cuccagna
di essere maschio per davvero.
Tango che fosti felice
come sono stato anch'io,
secondo quanto mi racconta
il ricordo o l'oblio.
Da questo ieri,
per quante cose siamo passati,
gli addii e il dolore
di amare e non essere amati.
Io sarò morto e tu continuerai
a corteggiare la nostra vita.
Buenos Aires con ti dimentica,
tango che fosti e sarai.
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