Lo scrittore netino Corrado Sofia racconta che quando Pirandello morì le ceneri del grande drammaturgo furono amorevolmente raccolte dal figlio dentro un vaso, a sua volta chiuso in una cassa e affidate a un amico di famiglia che doveva condurle in treno da Roma alla Sicilia.
Ma l'uomo, cullato dal dondolio del treno, si addormentò.
Nello scompartimento vi erano altre persone che, desiderose di giocare a carte ma non volendo svegliare il proprietario, si presero la libertà di usare la cassetta come tavolo da gioco.
tratto da: "Siracusa, diario sentimentale di una città" di Giuseppina Norcia
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