Il mondo appare fuori..ma abita dentro.
Detto in altro modo:
ciò che si manifesta nel mondo esteriore è pura parvenza e acquista realtà solo se riusciamo a tessere le relazioni che lo collegano con la nostra vita interiore.
E l’unico strumento che abbiamo per farlo è l’esercizio del pensare.
Quindi è sicuro: stiamo assistendo ad un attacco violento alla facoltà del pensare.
La diffusione del panico la paralizza e, poiché è dal pensare che prende impulso il volere, la conseguenza ultima è quest’ingorgo caotico che ci separa dalla nostra volontà.
Non so se per voi è lo stesso, ma la mia personale difficoltà è dipanare questa matassa di messaggi-allarmi-battutinedispirito-cori di celafaremo-appelli disperati, quasi sempre contraddittori con i quali ci confrontiamo dal mattino a notte inoltrata.
Impossibile non farne parte.
È come decidere di non far più parte dell’Umanità.
Ma allo stesso tempo come si fa a non accorgersi che è proprio l’Umano nella sua interezza che generando questo caos ha deciso di porre a ciascuno di noi la domanda cruciale:
“ Sei capace di individuare i fili giusti? Sei in grado di riconoscere le priorità, metterle in una sequenza sensata, esercitare l’unica facoltà che ti distingue nei regni di natura:
“Riesci ancora a pensare? “
“ Certo che sono capace! “ molti di noi potrebbero rispondere, lo faccio per mezzo della Scienza,
lo faccio producendo e smerciando Tecnologia fabbricata a partire dalle incontrovertibili verità scientifiche. Giusto! Non è forse vero che è dalla Scienza che stiamo aspettando il gioioso messaggio
che ci libererà dai domiciliari?
Ma ci potrebbe essere una complicazione.
Se fosse vero che “ Il mondo appare fuori..ma abita dentro “
Vi ricordate la poesia del post precedente?
Virus porta la corona,
ma di certo non è un re,
e nemmeno una persona:
ma allora che cos’è?
vincent
vincent
Alla prossima..
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