lunedì 30 novembre 2015

La fame è un'arte

LA FAME È UN'ARTE
e deve rimanere tale. Se viene dalla volontà è magnifico. Rientra allora nel campo dell'ascesi e dunque della ricerca voluttuosa di una illuminazione. La fame sono io. È il motore che mi fa fare tutto, scrivere, amare, leggere. È un modo per incontrare il reale. ( .... ) Non credo esista una fame esclusiva, ogni appetito ne porta con sé un altro, se si ha fame di letteratura se ne avrà di musica, di scrittura, di amore. ( .... ) Ma esiste una fame che è solo di cibo, che non sia indizio di qualcosa di più ampio? Per me fame significa quell'aspirazione a cui dove non c'è niente imploro vi sia qualcosa. (.... )
Ci sono due tipi di fame obbligatoria: l'anoressia e la miseria. Su quest'ultima taccio. ( .... ) L'anoressia l'ho vissuta. In lei non c'è alcuna libertà. Quando ero anoressica, mi era vietato di toccare cibo. Chi me lo impediva? Non lo so. All'inizio credevo di essere io. Molto presto ho capito che non era una mia scelta. Era un tabù, una costrizione cieca. Una tirannia, in cui il tiranno aveva tanto più potere quanto era inconoscibile, me lo imponeva. (..... ) Ho scoperto la gioia di uccidere il mio corpo, contemplavo quel mucchietto di chili come un'opera d'arte. Il cibo era il male. ( .... ) La mia educazione è stata vagamente giudaico-cristiana e avevo imparato che l'anima è la nostra parte più nobile. Volevo essere solo un'anima e sbarazzarmi del corpo e della sessualità che stava emergendo data la mia età. ( .... ) Un giorno, come la morte si avvicinava, il mio corpo ha lasciato la mia anima, ed è andato a nutrirsi. Questo prova, se è necessario, che il corpo è molto più libero e liberatore dell'anima.
Certo, uscirne fu molto dura. Ci vogliono molti anni perché mangiare non sia più sofferenza. 
Ma sono sopravvissuta. Io sono la prova che è possibile guarire. E spero di restare definitivamente un'artista della fame.


Amélie Nothomb


 " Ho scoperto la gioia di uccidere il mio corpo, contemplavo quel mucchietto di chili come un'opera d'arte " 
Così Amélie Nothomb descrive la sua anoressia.

Mi fa pensare al terrorismo. Quella frase potrebbe suonare più o meno così: " Ho scoperto il piacere di uccidere il mio corpo e quello degli altri. Contemplo quel mucchio di cadaveri come un'opera d'arte ".
L'anoressia è una forma di terrorismo, il terrorismo è una forma di anoressia?
È casuale che il terrore scarichi il suo odio contro i corpi di esseri umani nei luoghi dove amano incontrarsi per mangiare, bere, parlare?
Ad ogni corpo cui viene vietato l'alimento corrisponde un'anima terrorizzata dal mistero dell'incarnazione.
Come scrive Amélie, " Avevo imparato che l'anima è la nostra parte più nobile, volevo essere solo un'anima e sbarazzarmi del corpo.." Sorprende come queste parole possano descrivere la voluttà di morte di un terrorista.
" Siete deboli perché amate la vita. Siamo forti perché adoriamo la morte " Con proclami come questo ci dichiarano guerra.
Anoressia e terrorismo hanno in comune il nemico: la contaminazione.
Ma potrei scrivere la Vita, perché non c'è nulla contaminante come la Vita.
Posso capire come entrambi mal sopportino la vista di una tavola ben apparecchiata o l'atmosfera colloquiale di un bistrot: in fondo non sono altro che luoghi di contaminazione, Vita allo stato puro.
Li capisco, perché loro sentono che lì la Vita ingentilisce, perché avendo fame e dialogando con la nostra fame curiamo la peste del nichilismo.
Contro questo pericolo alcuni di loro riducono il loro corpo a poche misere ossa, altri si sistemano alla vita una cintura-per-la-distruzione-della-Vita.
Già, ora che ci penso, all'altezza della vita. Ma non si trovano da quelle parti quegli organi sapienti che trasformano in rosso sangue la cornucopia meravigliosa di solidi e liquidi che ogni giorno vengono aggrediti dalla nostra fame sacrosanta?
Grazie Amélie! Affinarci come artisti della fame, è questo il compito.


vincent











" Se vuoi sapere cosa Dio pensa riguardo ai soldi, osserva a chi li dà "

dal film: " Ingenious "






giovedì 26 novembre 2015

mercoledì 25 novembre 2015



Ho dedicato la mia esistenza ad aiutare gli altri, ma non ho potuto andarmene senza farmi aiutare da loro. Lasciarsi aiutare sta a un livello spirituale molto più alto di quello del semplice aiutare. Sì, la cosa più difficile al mondo è imparare a essere bisognoso.


África Sendino

Tratto da: " Sendino muore " edizioni Vita e Pensiero






lunedì 23 novembre 2015

DOM LA NENA - GOLONDRINA


" Vogliamo ringraziare la Polizia di Parigi, l'Fbi e il Dipartimento di Stato Francese e Americano e tutti coloro che si sono aiutati gli uni con gli altri, mostrando ancora una volta come l'Amore è più forte del male ".

Jesse Hughes, leader della band " Aquile della Morte Metallica "

Nel post del 14 novembre mi chiedevo se i componenti la band - e con loro tutti noi - sarebbero stati in grado di ri-pensare a quanto possa essere serio evocare il tema della Morte.
Dalla dichiarazione sembra che la riflessione ci sia e anche il dolore che avvicina all'Amore.
Ecco un effetto collaterale che il terrore non aveva sicuramente messo in conto. Il Male si affanna a conquistarsi uno " status ", cerca in tutti i modi un riconoscimento, una sua " ontologia ". Mai la otterrà. Per la semplice ragione che le sue azioni possono essere concepite solo nel vuoto determinato da un'assenza, assenza di Bene. Essendo testimone di una assenza, non può possedere essenza.
Perciò la sua lotta è così disperata.

vincent







domenica 22 novembre 2015


Churcill, a chi gli chiedeva di tagliare i fondi per la cultura con Londra bombardata, rispose: " E allora per che cosa stiamo combattendo? "






giovedì 19 novembre 2015



Sui miei rifugi distrutti
Sui muri del mio tormento
Scrivo il tuo nome
Libertà


Paul Eluard, nato nel quartiere di Saint-Denis





lunedì 16 novembre 2015







Silvia Ronchey: " La forza vera, se non il fascino del terrorismo, la sua capacità di attrarre su di sé la nostra attenzione, a Londra come a Parigi, in America come in Italia, deriva dunque dal contrasto con la nostra ossessione di sicurezza? "

James Hillman: " Esattamente. Risiede nel contrasto con la nostra ossessione di sicurezza, con la nostra ansia paranoide: sintomi che rappresentano l'archetipo stesso del senex. La minaccia più grande oggi per noi non viene da un esercito militare, da carri armati o navi da guerra. Immaginiamo invece virus e gas e sostanze chimiche nell'acqua che beviamo. Cose invisibili. Paranoia. Immaginiamo un uomo che irrompe e fa saltare in aria l'aereo, fa saltare in aria il palazzo: il terrorista. perché il terrorista? Perché il terrorista vive affianco della morte, e in una società che ha escluso la morte e il rischio di morte, che si rifiuta di prevederne l'eventualità, è lui che possiede la vera arma segreta. E l'arma non è la bomba che ha in mano, né le sostanze chimiche tossiche che inocula: la sua arma segreta è il suo voler vivere a fianco della morte ".  

sabato 14 novembre 2015




Il nome del complesso che si esibiva questa notte al Bataclan di Parigi: " Eagles of Death "
O meglio, per essere precisi perché in queste cose è meglio esserlo, " Eagles of Death Metal ", che si potrebbe tradurre "Aquile della Morte Metallica ".
Naturalmente, come si legge nei titoli di coda, " ogni riferimento a fatti e personaggi realmente accaduti è puramente casuale ". Rimane la constatazione che tutto ciò che riguarda la morte dovrebbe essere preso con la massima serietà. Chissà se i componenti della band - e con loro tutti noi- saranno in grado di capirlo.


vincent






venerdì 13 novembre 2015


Le facce comuni nei luoghi pubblici
Sono più sagge e più belle
Dei volti pubblici nei luoghi privati


Wistan Auden






martedì 10 novembre 2015



Il problema è che ci sono persone che non capiscono cos'è la democrazia. E persone che non vogliono capirlo. Non esiste democrazia senza legge, perché le leggi sono una espressione della volontà popolare. ( ..... ) Ma la cosa più grave è un'altra: stanno violando la democrazia in nome della democrazia.


Javier Cercas, scrittore spagnolo 







lunedì 9 novembre 2015



" La cura per ogni cosa è l'acqua salata: sudore, lacrime.. o il mare "


Karen Blixen






sabato 7 novembre 2015


" Il rumore non fa bene,
Il bene non fa rumore "


Niccolò Castiglioni







giovedì 5 novembre 2015

La canzone è immortale e
guarda coraggiosamente alla nostra stessa estinzione.
La canzone emerge dal mondo degli Spiriti con un vero messaggio:
" Un giorno ti dirò come uccidere il Drago "

Nick Cave







domenica 1 novembre 2015

mi sembra di volere, ma..



Mi sembra di volere, ma cos'è che voglio?
Desidero che cosa? Non lo so.
È come quando d'estate alzando gli occhi
al cielo sperando di vedere una stella
che cade, o che potrebbe cadere, incerta
dei miei voti mi affido pigra a quell'ambigua
parte di me segreta, separata da me,
da me dimenticata nel mio retrobottega
che forse tiene ancora in sé, se c'è,
la forma originale, lo stampo del piacere
e a voce chiusa dico: si compia ciò che voglio
si avveri il desiderio, anche se non lo so
non lo conosco, la stella lei lo sa, perché è lontana.


Patrizia Cavalli, Amore non mio e neanche tuo







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