lunedì 31 dicembre 2012

Ramsey Lewis Trio The 'In' Crowd




Con i migliori auguri di un magnifico 1966!

il denaro sogna..








" La natura si rinnova, il denaro non si rinnova; la natura ha le cellule, e grazie ad esse lascia morire gli organismi, ma mantiene se stessa ed evolve. Il denaro non ha queste proprietà, e tuttavia, è evidente, tende a volerle conquistare. Il denaro dà segno di qualche cosa, vuole diventare autogenerativo, vuole produrre altro denaro da se stesso, mira a una specie di eternità e vitalità che in realtà ruba all'essere umano, all'umanità. (.....) Non c'è libro, non c'è opera d'arte che non si sciupi nel corso di qualche secolo. Il denaro vorrebbe per sé una eternità aurea: io sono l'oro e come oro sono imperituro, riluco nei millenni, non conosco distruzione e fine, anzi ho in me il misterioso potere di rigenerazione".




Giuseppe Leonelli  









domenica 30 dicembre 2012










.. bisogna essere in due per fare un grande ritratto. È indispensabile una collaborazione stretta tra modello e artista mentre lottano per avvicinarsi l'uno all'altro,



John e Katya Berger











" Dio risolve tutti i problemi dei suoi seguaci,
ma se non si è uno di loro bisogna trovare la soluzione
in un bicchiere di vino o nella propria pipa".



Riccardo Doelker



sabato 29 dicembre 2012











" Quando si ama, si ama indipendentemente dalla morte, anzi, quando si vuole qualcosa lo si vuole contro la morte, contro l'evidenza della morte. Tutto il volere che si limita entro i confini della morte ( voglio ancora un anno di salute... voglio ancora un organo... voglio ancora una casa, un'altra casa... voglio ancora un pezzo di terreno... un'altro pò di cibo...) è pura ripetizione, non è volontà, è sopravvivenza. La volontà umana non è sopravvivenza, non è il ripetere animale, non è circolare passivamente dentro i cicli della vita, ma è imporre a questi una direzione, un essere. Questo è il volere".



Giuseppe Leonelli





due poesie di Patrizia Valduga






Calati  giù, o notte dell'amore,
fammi dimenticare la mia vita,
accoglimi nel seno del tuo cuore,
liberami dal mondo e dalla vita!




So solo quello che mi basta a stento
per non sprecare i battiti del cuore,
perché sapere, sappilo, è un tormento:
è sempre chi più sa che ha più dolore. 





venerdì 28 dicembre 2012

peccato mortale 2









Inflazionare la Parola fatale
con domandine del tipo:
" Amore, mi passeresti il sale?"



vincent

giovedì 27 dicembre 2012











" Che Cristo sia nato in una stalla perché non trovava posto negli alberghi, è una cosa che un carcerato può capire meglio di altri".



Dietrich Bonhoeffer, pastore luterano impiccato dai nazisti





peccato mortale 1







In barba ai passerotti
- e alle belle loro piume-
lasciare che le briciole
finiscan nel pattume.



vincent






mercoledì 26 dicembre 2012

Sting: Cold song. (7/14) Live from Durham Cathedral 2009









Stanco di tutto ciò che viene dalle parole, parole non linguaggio,
me ne andai sull'isola innevata.
Non ha parole la natura selvaggia.
Le sue pagine non scritte si estendono in ogni direzione.
Mi imbatto nelle orme di un cerbiatto.
Linguaggio non parole.



Thomas Transstromer 



buon compleanno, Bina!

domenica 23 dicembre 2012

un presepe vivente




" Don Salvatore, il più giovane prete di Anacapri, sollevò la culla dal reliquiario, il sacrestano accese i ceri e si misero in cammino. Veniva davanti a tutti un ragazzino del coro, suonando un campanello, poi due figlie di Maria in abiti bianchi e veli azzurri, poi il sacrestano, dondolando l'incensiere, e quindi don Salvatore con la culla in braccio. Mentre passavano per il villaggio, gli uomini si scoprivano, le donne sollevavano i loro piccoli perché potessero vedere il Santo Bambino, con la corona d'oro in testa e un sonaglio d'argento a forma di sirena intorno al collo; i monelli gridavano l'uno all'altro: " Il Bambino! Il Bambino!" Alla porta di S. Michele stava tutto il mio personale con le mani cariche di rose, per dare il benvenuto all'illustre ospite. La migliore stanza della casa veniva trasformata in una camera per bambini, piena di fiori e inghirlandata di rosmarino e d'edera. Sopra un tavolo coperto dalla nostra più bella tovaglia ardevano due candele, perché ai bambini non piace essere lasciati al buio. (......) Accanto alla culla qualche umile balocco, quel che il nostro villaggio poteva produrre, per tener compagnia al Bambino; una bambola calva, unica sopravvissuta all'infanzia di Giovanna e Rosina, un ciuchino di legno imprestato dalla figlia maggiore di Elisa, un sonaglio a forma di corno contro il malocchio. In un cestino sotto il tavolo stava il gatto di Elisa addormentato con i suoi sei gattini neonati, portati lì apposta per l'occasione. Per terra, in un grande vaso di terracotta stava tutto un arboscello di rosmarino in fiore. Sapete perché il rosmarino? Perché quando la Madonna lavò la biancheria del Bambino Gesù, mise il suo camiciolino ad asciugare su un arboscello di rosmarino". Don Salvatore depositava la culla nel suo reliquiario e affidava il Bambino alle mie donne, con le più premurose raccomandazioni di sorvegliarlo e di stare attente che avesse tutto quello che potesse desiderare. I bambini d'Elisa giocavano tutto il giorno sul pavimento per tenergli compagnia, e all'Ave Maria tutti si inginocchiavano davanti alla culla, recitando le preghiere. Alla fine Giovannina versava ancora un pò d'olio nella lampada per la notte, e dopo aver aspettato un poco finché il bambino si fosse addormentato, ognuno se ne andava in punta di piedi". 


" Durante il mio soggiorno in S. Michele ricevevo la visita del Bambino ogni anno, il più grande onore che mi potesse venir concesso".


Axel Munthe 







  







Morgan matto da legare - parte 7 di 7


giovedì 20 dicembre 2012

fedeltà alla Terra







" La Terra deve diventare organo di conoscenza. Occorre usare la Terra per guardare il cielo, per interrogarlo, per interrogare la vita. Non interrogate la vita solo partendo da voi stessi, dal vostro corpo, dalla vostra storia personale e famigliare, interrogate la vita tenendo presente che c'è la Terra e che voi siete ad essa intimamente collegati. La Terra è un organo della conoscenza del mondo, è un organo attraverso cui l'uomo può esplorare la propria identità. (......) Se riuscirete, grazie a questo, a buttar via le gabbie imprigionanti delle antiche rappresentazioni, allora il vostro rapporto con la Terra sarà quello di scoprirne la lucidità, e quando avrete scoperto che la Terra è lucida e che è un organo di conoscenza, non avrete più paura della morte. Non avere paura della morte significa essere diventati un nuovo essere, una nuova specie umana".




Giuseppe Leonelli  







FABRIZIO DE ANDRE' DORI GHEZZI IL SUONATORE JONES.






La " bambina" che sorride e applaude accanto a Dori Ghezzi si chiama Fernanda Pivano e ha già da qualche tempo abbandonato l'involucro fisico. Ma lasciando come dono alla Terra la sua inestinguibile curiosità contaminante;  morbo meraviglioso che inutilmente cerchereste nei trattati di patologia generale. 










" Era solo una partita di allenamento a scuola, loro erano a corto di un " uomo". Avevo circa dieci anni, li pregai di farmi giocare. "Oh, va bene. Andiamo, allora". Così mi dissero. In un istante mi ero liberata di cappotto e cappello. Per le scarpe non ho avuto problemi, visto che ho sempre indossato stivali da ragazzo. Conoscevo le regole. E alla fine è arrivata la mia occasione. Ho afferrato la palla- posso ancora sentirne la pelle umida e il suo inconfondibile odore, vedere il filo delle cuciture- e ho corso, ed ero così desiderosa di provare a segnare che non ho passato il pallone. Forse avrei dovuto, invece ho corso ancora. E ho visto il ragazzo che veniva verso di me, l'ho schivato ed ero senza fiato, il cuore pulsava forte, le ginocchia tremavano. Sì, l'ho fatto. Poi ho schiacciato il pallone a terra, proprio sulla linea. Faccia a terra, per un momento tutto è diventato nero. Poi mi sono tirata su, ho pulito le ginocchia con le mani".



dai ricordi di Emily Valentine, prima donna in un campo di rugby nel 1887 






 

mercoledì 19 dicembre 2012










Come si può evitare che un sacrosanto sciopero si trasformi nell'ennesimo showpero?



vincent








" Ciò che non va in lacrime, va in sospiri".



proverbio spagnolo



 

lunedì 17 dicembre 2012







" L'inciviltà delle immagini già scricchiola sotto il peso di un paio di miliardi di fotografie prodotte ogni giorno. Non potremo mai consumare tutte le immagini che fabbrichiamo. Saremo travolti dal surplus iconogenico, dalle scorie dell'iperproduzione visuale. Affogati dai nostri doppi, soffocati dai duplicati del mondo".


Michele Smargiassi



venerdì 14 dicembre 2012

The Sting (2/10) Movie CLIP - Name's Lonnegan (1973) HD





La cronaca racconta che, poco dopo le 13, quando il sig. Silvio Berlusconi si materializza nel gran salone dell'Accademia Reale di Belle Arti di Bruxelles, sotto il gran lampadario scende letteralmente il gelo.

Fa molto piacere prendere atto di come, con il trascorrere del tempo, le modalità che seguono il trapasso dei tiranni e la loro definitiva soppressione, depongano i segni barbari della violenza fisica preferendo loro la presa per i fondelli e lo sberleffo. D'altra parte è già da vari anni che molti di noi auspicano il seppellimento definitivo del buffone di turno tramite risata.
Archiviata per sempre la stagione di Piazzale Loreto, è nelle Accademie di Belle Arti che si fa giustizia, armati di implacabile ironia. Complimenti all'Europa, che non ha mancato l'occasione! Non so a voi, ma a me è venuta in mente la trappola perfetta di Paul Newman e Robert Redfort del film: " La Stangata". 



vincent    
   






giovedì 13 dicembre 2012

s. lucia







" Venne una donna e disse: " I' son Lucia, 
lasciatemi pigliar costui che dorme,
sì l'agevolerò per la sua via".


Dante, Purgatorio 







" La fine del mondo domanda un'attesa passiva, non certo l'azione. Insomma, se il mondo sta per finire, è perché in fondo abbiamo la sensazione di averlo già perso. E lo abbiamo perso proprio perché non lo sappiamo più trasformare. (.....) Il mondo va trasformato e non solo conservato. Deve essere un orizzonte di possibilità. Solo così si supera l'ossessione della fine del mondo".



Michael Fossel   

martedì 11 dicembre 2012

sull'intelligenza







Che cos'è dunque l'intelligenza? E qual'è il contenuto dell'intelligenza umana? Posso spiegarvelo meglio dipingendo un'immagine davanti alla vostra anima. E ci sono molte signore qui che capiranno meglio degli altri. Pensate di stare davanti a uno specchio, di guardare nello specchio. L'immagine che lo specchio vi restituisce non è qualcosa di reale. È proprio come siete voi ma non è qualcosa di reale. Nasce dal riflesso dello specchio. Tutto quello che avete nell'anima quanto a intelligenza, quanto a contenuto dell'intelletto, è solo un'immagine riflessa. In essa non vi è alcuna realtà. E così come la vostra immagine riflessa viene evocata solo dallo specchio, così ciò che si rispecchia come intelligenza viene evocato solo attraverso l'organo fisico corrispondente del vostro corpo: attraverso il cervello. L'uomo è intelligente solo grazie al suo corpo. E proprio come non potete toccarvi, se cercate di afferrare la vostra immagine riflessa, così non riuscirete a capire lo spirito, se vi rivolgete solo all'elemento intellettualistico, perché lì dentro lo spirito non c'è. Quel che si capisce, per quanto intelligente sia, non può mai contenere lo spirito, ma solo l'immagine dello spirito. Non potete sperimentare lo spirito, finché rimanete nell'ambito dell'intelligenza. Per questo l'intelligenza è così allettante: perché dà un'immagine dello spirito, ma tuttavia è un'immagine riflessa e non lo spirito stesso. E quindi, perché far la fatica di familiarizzarsi con il vero mondo spirituale, se già lo si fa - o quanto meno si crede di farlo- con la sua immagine riflessa? Si può benissimo parlare dello spirito, ma separare la semplice immagine dello spirito dallo spirito vero e proprio è il compito di ogni concezione che non voglia solo fare teoria della scienza dello spirito, ma che si immerga veramente in una visione spirituale positiva.



Rudolf Steiner      






   

lunedì 10 dicembre 2012

Jaqueline Du Pre & Daniel Barenboim - informal





" Ci sono esseri più individualizzati che, oltre al modulo della cultura, della classe e della situazione sociale, esigono ulteriore individualismo per la loro maggior coscienza e capacità e la loro maggior forza vitale. (.....) Si tratta di casi di massima individualità e su di essi non ricade né scienza né esperienza, ma solo ispirazione pericolosa . La vita di questi esseri sarà un alternarsi di grazia e angoscia, di trasparenza e confusione che soltanto essi sapranno risolvere; un'unità che arricchirà il mondo e che, se si verifica, saranno solo loro a intuire, forgiandola in una lotta senza tregua, con astuzia e forza smisurata".



Maria Zambrano



Jacqueline Du Pré, all'apice della carriera, all'età di 28 anni, seppe di ospitare nelle intime fibre del suo  corpo un avversario all'altezza del suo slancio vitale, una sclerosi multipla che, nei  due settenni seguenti, riuscì a sconfiggerla. 








domenica 9 dicembre 2012

venerdì 7 dicembre 2012

giovedì 6 dicembre 2012

ITALIA E SVIZZERA


sulla speranza









" La speranza è fame di nascere del tutto, di portare a compimento ciò che portiamo dentro di noi solo in modo abbozzato. In questo senso la speranza è la sostanza della nostra vita, il suo fondo ultimo; grazie a essa siamo figli dei nostri sogni, di ciò che non vediamo e non possiamo verificare. (....) Per questo abbiamo tempo, siamo nel tempo: se fossimo già formati del tutto, se fossimo già nati interamente e completamente, non avrebbe senso consumarci in esso".



Maria Zambrano 

lunedì 3 dicembre 2012

John Coltrane and Johnny Hartman








" Sui mucchi di rovine della chiesa sedevano una dozzina di donne, tremando nei loro cenci. Non piangevano, non parlavano, stavano lì con le teste chine e gli occhi socchiusi. (.....) Detti un piccolo panino, tolto dal mio tascapane, alla donna che mi stava accanto con un bambino in grembo. Lo afferrò senza dir parola, trasse subito di tasca un'arancia, me la porse, staccò con un morso un pezzetto del panino per metterlo in bocca alla donna dietro di sé che stava per diventare madre, e cominciò a divorare voracemente il resto come un animale affamato. Mi raccontò con voce bassa e monotona che lei, con il bambino al petto, si era salvata non sapeva come, quando la casa era crollata con la prima " staccata"; che aveva lavorato fino all'indomani per cercar di tirar fuori gli altri due suoi bambini e il loro padre dalle rovine: aveva sentito i loro gemiti finché non s'era fatto giorno. Poi era venuta un'altra " staccata" e tutto fu silenzio. Aveva un brutto taglio sulla fronte, ma la sua "creatura" era completamente salva, grazie a Dio. Mentre parlava dava da poppare al bimbo, un magnifico maschio, completamente nudo, forte come Ercole bambino, niente affatto disturbato da quanto era successo. Nel cestino accanto a lei un altro bambino dormiva sotto qualche fuscello di paglia marcia: l'aveva raccolto per la strada, nessuno sapeva di chi fosse. Mentre mi alzavo per andarmene, il bambino senza madre cominciò a piagnucolare; essa lo strappò dal cestino e lo mise all'altro seno. Guardai l'umile contadina dalle membra forti e dal petto largo con i due splendidi bambini che poppavano vigorosamente ai suoi seni e ad un tratto ricordai il suo nome. Era la Demetra della Magna Grecia, dove era nata, la Magna Mater dei Romani. Era Madre Natura: dal suo largo petto correva, come una volta, il fiume della vita sopra le fosse dei centomila morti. O Morte, dov'è la tua spada? O Tomba, dov'è la tua vittoria?"




Axel Munthe, che nel 1908 fu tra i volontari che accorsero a prestare aiuto alla popolazione dopo il terremoto di Messina.








    





sabato 1 dicembre 2012








" Gli dei nel loro amore, in qualche modo accarezzano il mondo. È un paragone molto adeguato, essi vezzeggiano il mondo, lo sfiorano in certi punti, e questa carezza dura a lungo perché gli dei sono duraturi. Le stelle sono l'espressione dell'amore nell'etere. Lo sono veramente, e in quei punti non vi è nulla di fisico. Vedere una stella ha lo stesso significato che percepire una carezza che nasce dall'amore umano".



Rudolf Steiner



venerdì 30 novembre 2012

giovedì 29 novembre 2012

Into The Wild "un viandante alla ricerca del Sé"





L'anima dei giovani di oggi cerca- inconsciamente o semi-inconsciamente- un " ricordo", cerca di ricollegarsi con la " fonte divina", con l'origine divino-spirituale di ciò che ha natura terrena e stellare. E questo è ciò che si percepisce quando al giorno d'oggi la gioventù cerca di nuovo il contatto con la natura. Nella gioventù del giorno d'oggi, che cerca la natura e lo spirito, c'è qualcosa di un serissimo karma universale, che può essere compreso appieno solo nella serietà dell'anima.


Rudolf Steiner











" Io tiro fuori da qui i mezzi per mantenere la mia famiglia, e mi batto come tutti, ma ti mentirei se non dicessi anche che nel mio intimo desidero con tutta la forza che questa fabbrica scompaia, e con lei questo modo di lavorare e di vivere insieme".



Cataldo B. operaio ILVA

martedì 27 novembre 2012

Henri Cartier-Bresson / Jacques Brel, Les Coeurs Tendres


Sonny Boy Williamson - Nine below zero




In memoria di James Marshall Hendrix, nato a Seattle il 27 novembre 1942

La non demande en mariage (Georges Brassens)




" .. mai vorrei sfogliare la margherita
davanti al minestrone della mia vita.."

Più o meno così cantava Brassens rivolgendosi a Joha Heiman che fu la compagna dell'intera sua esistenza. Ancora oggi, ogni anno, a Montmartre viene celebrato il non-matrimonio di massa.
Non ho nessuna intenzione di parteciparvi;  per l'antipatia viscerale che  suscita in me la parola " massa", e perché un non-matrimonio o è qualcosa di interiormente puro o, tradotto in rito esteriore, buca totalmente la sua buona intenzione.


vincent  

Herbert Pagani - Albergo a ore







" Per decenni della sua vita Georges Simenon si alzò alle quattro, si vestì, appese la giacca alla spalliera della sedia di fronte alla scrivania e cominciò a scrivere. Furiosamente: anche ottanta cartelle al giorno. Produsse ( con il suo nome o sotto pseudonimo ) centinaia di romanzi. Poi sua madre morì. Lui sopravvisse altri tredici anni e non scrisse una sola riga".


Gabriele Romagnoli 

lunedì 26 novembre 2012

Franca Valeri - La sora Cecioni - la pupa deve pia' aria









" I Siciliani sono stati Greci, Cartaginesi, Romani, Bizantini, Arabi, Napoletani, Italiani, ma non sono mai stati Siciliani o almeno è passato tanto tempo da quando hanno cessato di esserlo! Tutto il loro dramma consiste nel fatto di non sapere esattamente chi sono e in quale misura appartengono alle diverse epoche e razze".



Dominique Fernandez

domenica 25 novembre 2012

Brad Mehldau - How Long Has This Been Going On? (Live in Tokyo)


Larry Hagman







" Quando la Regina Madre lo incontrò a Londra nel 1980 e gli fece la domanda che legioni di spettatori si erano posta, " Chi ha sparato a J.R .?", Larry Hagman, l'attore, le rispose tornando ad immedesimarsi nel personaggio: " Non posso dirglielo. J.R. non deve rispondere neppure a una regina". Per la puntata in cui fu rivelato il nome dell'attentatore, che era la sorella della moglie e naturalmente sua amante, il Parlamento turco sospese le sedute per permettere agli onorevoli di seguirla".


Vittorio Zucconi 



 




Un pomeriggio del luglio1962, l'avvocato Raffaello De Ruggieri si imbatte in un anziano contadino che cammina trafelato con sulle spalle un radiatore. Bloccata l'auto e sistemato il fardello nel bagagliaio, ripartono insieme. Il nostro avvocato, grande estimatore d'arte rupestre, a quel tempo è totalmente preso dall'idea di localizzare  la chiesa di S. Lucia al Bradano; prova a ricavarne qualche notizia dall'ospite che però, scusandosi, non è in grado di aiutarlo. Il viaggio continua e, poco prima di Matera, il contadino interrompe il silenzio per dire che, in effetti, quando aveva dieci anni e faceva il pastore, gli era capitato di dormire con il gregge in una grotta " protetto" dagli occhi spalancati degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Arrivati a destinazione, l'avvocato saluta il compagno di viaggio, dimenticando di annotare da qualche parte nome e indirizzo. Ma non il suo racconto.
Nel pomeriggio del primo maggio del 1963, con un amico, la sorella e l'attuale moglie, partono in esplorazione. Percorrono il torrente Gravina e, intravisto l'accesso di alcune grotte, i due amici, con le ali ai piedi, lasciano indietro le due donne che li troveranno, nella grotta principale, distesi a terra e abbracciati.. travolti dalla felicità e lo stupore.



per scoprire la ragione di tanta meraviglia, non c'è altro modo che visitare la Cripta del Peccato Originale. info: Fondazione Zétema, Recinto Cavone, 5  75100 Matera
tel. 0835 336439




 
  



      

Approdo, Grenada
per Robert Head, marinaio



Dove sei ancorato saldamente,
l'onda morta delle colline azzurre, le canne smosse
che si gonfiano in cumuli non si possono sentire;
come l'oceano lento e ininterrotto,
un moto ripiega l'erba dove sei sepolto,
e il mare in andane,
la cui magnificenza detestavi,
s'innalza senza suono.

I suoi umori non contenevano mitologie
per te, era un luogo di lavoro,
di tonnellaggio e stelle ordinate;
hai scelto il tuo approdo con la certezza
disinvolta di un marinaio,
calmo come quella razza
nel cui cuore trovasti un porto;
la tua morte è stata un'annotazione
sul giornale di bordo,
la tua sofferenza conteneva la strenua
reticenza di coloro
che non ostentano mai i propri riti,
perché odiano imporsi, offendere.
Amico profondo, insegnami come imparare
tanta serenità, tanta facilità di approdo,
la tolleranza derisoria di quelle
terse elegie tombali
che rimano la nostra fine.


Derek Walcott    



sabato 24 novembre 2012

Carmen McRae : Ruby, My Dear (Monk)




dal disco: " Carmen sings Monk", 1988
13 brani di Thelonius Monk rivisitati da Carmen Mc Rae





" Non ci vuole poi molto a essere dei bravi pedagoghi: invece di strappare i suoni che vuoi tu, col rischio di avere in risposta le urla sincopate di una bestiola in gabbia, resti in ascolto dell'umanità per come è ed è fatta".



Aldo Busi

UN FILM PARLATO regia di Manoel de Oliveira - (2003)




" Nel concilio dell'anno 869, i vescovi della chiesa cattolica hanno dichiarato, come dogma, che l'uomo consta soltanto di anima e di corpo e che l'anima contiene qualcosa di spirituale solo come sua propria qualità. Dall'anno 869 non esiste più lo Spirito per la civiltà occidentale derivante dal cattolicesimo. Ma sopprimendo il rapporto con lo Spirito, si è soppresso il rapporto dell'uomo col Cosmo".


Rudolf Steiner



venerdì 23 novembre 2012

Beneath








" Il crollo della vecchia cultura e la sua ricostruzione a un livello addirittura inizialmente inferiore sono giustificate dall'acquisizione di un enorme ampliamento nella base culturale. La civiltà che è in procinto di nascere sarà una civiltà umana infinitamente più alta di quelle precedenti, perché essa avrà superato molte gravi limitazioni di tipo civile, nazionale e razziale. Non si tratta di sogni e di desideri fantastici, ma di fatti che vengono confusamente partoriti nel dolore infinito di sterminate masse umane".   



Erich Neumann 

giovedì 22 novembre 2012

Brigitte Bardot Mambo in Bar scene Et Dieu crea la femme Roger Vadim...








" Ogni relazione con l'archetipo, vissuta o semplicemente espressa, è " COMMOVENTE", cioè essa agisce poiché sprigiona in noi una voce più potente della nostra. Colui che parla con immagini primordiali, è come se parlasse con mille voci; egli afferra e domina, e al tempo stesso eleva ciò che ha designato dallo stato di precarietà e di caducità alla sfera delle cose eterne; egli innalza il destino personale a destino dell'umanità e al tempo stesso libera in noi tutte quelle forze soccorritrici, che sempre hanno reso possibile all'umanità di sfuggire ad ogni pericolo e di sopravvivere persino alle notti più lunghe".


C. G. Jung





Kennedy Shock: la corrispondenza di Ruggero Orlando del 25 novembre 1963





In memoria di John Fitzgerald Kennedy, 29 maggio 1917- 22 novembre 1963 

Yo-Yo Ma, Edgar Meyer, Chris Thile And Stuart Duncan: NPR Music Tiny Des...





Romain Gary ha scritto che bisogna riuscire a serbare in sé qualcosa di quello che ci ruba la " disfatta della maturità". Eccolo servito! Il profumo di buon sugo che arriva da questa cucina-libreria  
sprigiona dalla mescolanza di età e temperamenti diversi.
Rischia la disfatta anche quell' esser eternamente giovani che non incontra la maturità.


vincent  

martedì 20 novembre 2012

eppure non dovrei volergliene..






" Eppure non dovrei volergliene, hanno alle spalle secoli di schiavitù. Non parlo dei neri. Parlo dei bianchi. Sono due secoli che sono schiavi di idee preconcette, pregiudizi sacrosanti religiosamente tramandati di padre in figlio, e legati mani e piedi al grande cerimoniale delle idee preconcette, morse che stringono il cervello, simili a quegli arnesi che fin dall'infanzia deformavano i piedi delle donne cinesi".



Romain Gary

Leonardo Sciascia: La dolcezza del vivere





Leonardo Sciascia, Racalmuto 8 gennaio 1921- Palermo, 20 novembre 1989

lunedì 19 novembre 2012

Fabrizio De Andre' - La Domenica Delle Salme (by Wackooos)




..la domenica delle salme
gli addetti alla nostalgia,
accompagnarono tra i flauti
il cadavere di Utopia..

il battaglione Maori a Montecassino






Cassino, una mattina di pioggia del '44. I guerrieri Maori sono disposti a semicerchio, secondo la tradizione, hanno cominciato a gonfiare le guance come rospi, a strabuzzare gli occhi, a sbuffare emettendo gemiti inquietanti. A contorcere il viso in un delirio di espressioni indemoniate, mostrando la lingua ed entrando in una sorta di trance. E tutto è cominciato. Un urlo: " Ka mate! Ka ora!" ( È la morte!  È la vita! ). All'unisono si sono battuti il petto, hanno piegato le gambe e picchiato i piedi per terra, stretto i pugni, contratto i muscoli. Hanno alzato le braccia verso il cielo, invocando i loro idoli prima di un'altra battaglia. Terminato il rito, i guerrieri hanno imbracciato i fucili con le baionette e risalito il colle sulle macerie di Cassino, incuranti delle cannonate dei tank della decima armata tedesca. ( .....) Montecassino, la seconda battaglia del 17 febbraio per conquistare la stazione ferroviaria. Il capitano Matarehua Wikiriwhi, quello che dicono guidasse la haka e che alla fine avrà una gamba amputata - quando tutto sarà finito tornerà a casa dal capo tribù, Takarma Tamarau, per dirgli che suo figlio Hori gli aveva salvato la vita proteggendolo col corpo dal fuoco nemico- che chiede ai suoi uomini di tornare indietro: " Non possiamo combattere i carri armati con le baionette!", ma quelli non vogliono sentir ragioni. La terza e la quarta battaglia. La vittoria finale, ad un prezzo altissimo: 340 uomini del battaglione Maori muoiono, altri 1200 rimangono feriti. I superstiti, dopo tanti mesi, si concedono il primo Hangi, il pranzo tradizionale: carne e tuberi stufati.


Massimo Calandri 








domenica 18 novembre 2012





Il termine " anestesia" ha a che vedere con la narcosi dell'Estetica?



vincent

sabato 17 novembre 2012

Simone Kermes - Se pietà di me non senti




Aria dal " Giulio Cesare" di Handel  





" Il contadino va in giro per il suo campo, e lo scienziato lo considera ignorante; ma in realtà questo non è vero per il semplice motivo che il contadino, mi si scusi ma è così, è in realtà una persona che medita. Quello che egli medita nelle sue notti invernali è molto, moltissimo; egli si appropria già di qualcosa che è vera conoscenza spirituale. Soltanto non è capace di esprimerla in parole: sono conoscenze che gli vengono all'improvviso, passeggiando attraverso i campi. Arriva a sapere qualcosa che verifica più tardi. L'ho sperimentato spesso durante la mia gioventù, quando vivevo in mezzo ai contadini, e almeno per quei tempi era così senz'altro. È veramente necessario rifarsi a questo genere di cose. Il mero intelletto non arriva molto in là, non ci conduce a queste profondità. Occorre  veramente rifarsi a simili cose. Il vivere e il tessere della natura è così sottile che non se ne viene a capo con i grossolani concetti dell'intelletto".



Rudolf Steiner 








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