martedì 31 maggio 2016



Nella fantasia arcaica non esistevano solo la vita e poi la morte, come pensiamo noi oggi, ma tra le due c'era un'enorme terra di nessuno dove gli individui erravano e dove non si sapeva esattamente per quanto tempo ci si dovesse fermare: poteva essere il purgatorio cristiano o una specie di zona desertica che si doveva attraversare per giungere dall'altra parte. Credo che la fotografia, le zone grigie della fotografia in bianco e nero, seguino esattamente questo territorio che si trova tra la vita e la morte.


W.G.Sebald

Dedicato a mio padre
vincent





lunedì 30 maggio 2016




Si pensi a quella fotografia in cui Kafka è in piedi, con indosso un abito alla marinara, un piccolo bastone da passeggio nero, un cappello di paglia laccato nero, e un'espressione assolutamente sconsolata in volto, quegli enormi occhi scuri che guardano nell'obiettivo o per metà oltre l'obiettivo, lo sguardo abbassato, e ci si accorgerà che già in questa immagine è presente qualcosa che l'uomo adulto non potrà mai dominare.


W.G.Sebald





venerdì 27 maggio 2016



Non fece altro che usare la memoria
come i vecchi e dire la verità come i bambini 
Se spesso sbagliava e a volte era assurdo
per noi non è più una persona
ormai, ma tutta un'atmosfera di opinione.
In nome suo viviamo vite diverse.


Auden, dedicata a Sigmund Freud




giovedì 26 maggio 2016


Si canta vittoria quando la finanza internazionale rifinanzia il debito pubblico e non si vede il nodo del cappio che si stringe.


Gustavo Zagrebelsky





martedì 24 maggio 2016


Basterebbe una presenza per fare la differenza, nella folla anonima di volti che scorrono invisibili. Un cenno capace di distinguersi nella ripetizione atona che scorre silenziosa. Bisognerebbe però poterla immaginare, attendere, concepirla in un'attesa, prefigurarsela, presentirla in un'illusione, quella presenza. Così non è. Non un segno, neppure un cenno, né l'ombra di una differenza. Non una parola: solo un chiasso assordante che non diventa voce.


Ugo Morelli





lunedì 23 maggio 2016

mercoledì 18 maggio 2016


Se la gente ammette qualcosa solo sulla base dell'esperienza personale, allora in realtà nessuno dovrebbe credere alla propria nascita. ( .....) Quando qualcuno dice: " Non credo al mondo spirituale senza averlo visto io stesso ", allora gli si può far notare: " E la tua nascita? Sembri credere che vi sia stata, eppure non puoi averne una conoscenza diretta ". Persino una cosa tanto importante per la vita umana è cosciente solo per deduzione con la normale consapevolezza. Diamo per certo di essere nati, perché arriviamo a questa conclusione vedendo, osservando, che altri esseri umani sono nati. Ma ci basiamo solo su una deduzione.


Rudolf Steiner






mercoledì 11 maggio 2016



Questo, secondo me, è il vero compito degli scrittori. Grazie a una capacità che una volta era di tutti e che ora è condannata all'atrofia, capacità che essi ad ogni costo hanno il dovere di conservare, gli scrittori dovrebbero tenere aperte le vie di accesso tra gli uomini. Dovrebbero essere capaci di diventare " chiunque ", anche il più piccolo, il più ingenuo, il più impotente.


Elias Canetti, La coscienza delle parole





martedì 10 maggio 2016


Non credo più nel concetto astratto di giustizia, una giustizia in nome della quale l'umanità ha commesso i crimini peggiori. No, non ci credo più. Credo, invece, e con tutto me stesso, nel bene compiuto dal singolo, occhi negli occhi, mano che aiuta mano.


Roberto Saviano






venerdì 6 maggio 2016


Prevediamo il momento esatto di un'eclissi, ma non sappiamo se potremo vederla.


Michel Serres




lunedì 2 maggio 2016



I crimini dell'estrema civiltà sono certamente più atroci di quelli dell'estrema barbarie.


Barbey d'Aurevilly





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