sabato 31 gennaio 2015

Il nuovo che avanza


Albano e Romina a Sanremo, Raffaella Carrà in prima serata, Sergio Mattarella, studioso di popolarismo sturziano e di diritto canonico al Quirinale.
E Gasparri alle Pari Opportunità quando?






Geri Allen Trio, Dark Prince

venerdì 30 gennaio 2015


Gli stupri e le razzie d'altri tempi almeno oggi si illuminano negli occhi verdi di una Venere mediterranea dai capelli corvini. Per quanto riguarda noi, al nostro seguito nient'altro che cumuli immarcescibili di rifiuti a sfidare i secoli a venire.
Chissà, magari il codice a barre del tetrapak come possibile, futura stele di Rosetta?


vincent






giovedì 29 gennaio 2015

Quello che sei
mi distrae da quello che dici.
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione, non le seguo:
sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano,
fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
né lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai per un nuovo amore.
No.
Ti aspetto oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto del tuo desiderio,
amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

Pedro Salinas











 










mercoledì 28 gennaio 2015

Ogni volta che Beppe Grillo..

Ogni volta che Beppe Grillo appare nel tigì per annunciare che questo o quello ( o tutti insieme) dovrebbe essere " processato in rete", ovvero sottoposto al giudizio degli animosi soci ammessi al suo blog, mi viene in mente quel giochino macabro ma spassoso che si faceva da ragazzini: " preferiresti morire ghigliottinato o sulla sedia elettrica?" Piuttosto che essere " processato in rete", specialmente nei termini stabiliti dai giudici a latere Grillo-Casaleggio, io preferirei, nell'ordine: essere processato da un tribunale azteco e giudicato nel nome di Quetzalcoatl, il serpente piumato; essere interrogato da Tonino Di Pietro nel febbraio del 1992; essere catturato dai Thugs e tradotto al cospetto della dea Kalì; essere sorpreso da King Kong nel momento preciso in cui cerco di liberare Jessica Lange prigioniera nella sua tana; compilare la dichiarazione dei redditi senza l'aiuto del mio commercialista sapendo che il giorno dopo ne dovrò rispondere alla dirigenza di Equitalia appositamente convocata per esaminare il mio caso; essere sorpreso da Torquemada in persona nel momento stesso in cui sto stilando, con la penna d'oca, un manualetto eretico; essere accusato di stregoneria nel New England alla fine del Seicento. Sono tutte circostanze, a esaminarle nei dettagli, che mi concederebbero qualche chance in più rispetto al " processo in rete ".


Michele Serra



martedì 27 gennaio 2015

Sembra quasi che tutta la natura
voglia dare le spalle alla luce
- si volge le oppone il suo corpo -
nell'abbraccio protegge il pallore.
Gli oggetti nascondono il volto
coltivano curvi ciascuno la sua ombra
come se l'ombra fosse il loro nome.

Valerio Magrelli





sabato 24 gennaio 2015

Un amore pieno, che sia nato nel profondo della persona, non può verosimilmente morire. Fa corpo per sempre con l'anima sensibile. Le circostanze, per esempio la lontananza, potranno impedire il suo necessario nutrimento e pertanto l'amore perderà volume, si trasformerà in un esile filo sentimentale, in una sottile vena di emozioni che continuerà a zampillare nel sottosuolo della coscienza. Ma non morirà: la sua condizione sentimentale resta intatta. In questa dimensione radicale, la persona che ha amato continua a sentirsi inscritta in modo assoluto in quella amata. Il caso potrà portarla di qua e di là nello spazio fisico e sociale. Non importa: continuerà a stare vicino a chi ama. Questo è il segno supremo del vero amore: stare a fianco della persona amata in un contatto e in una prossimità più profondi di quelli spaziali. Stare nel modo più essenziale con l'altro. La parola più esatta, ma troppo tecnica, sarebbe questa: stare ontologicamente con la persona amata, fedele al suo destino, qualunque esso sia. La donna che ama il ladro, dovunque si trovi con il corpo, ha l'anima rivolta al carcere.


José Ortega y Gasset





giovedì 22 gennaio 2015

" Vi ringrazio dal profondo del mio cuore per la disperazione che mi causate e detesto la tranquillità in cui vivevo prima di conoscervi".


dall'epistolario di Mariana Alcoforado, monaca portoghese




martedì 20 gennaio 2015

domenica 18 gennaio 2015

I greci sono la specie di uomini..

I greci sono la specie di uomini finora meglio riuscita, più bella, più invidiata, più seduttrice verso la vita.... Proprio essi ebbero bisogno della tragedia? Sì perché il pessimismo non è necessariamente un segno di declino, di decadenza, di fallimento, di istinti stanchi e indeboliti come lo è per noi uomini " moderni" ed europei. C'è anche un pessimismo della forza, un'inclinazione intellettuale per ciò che nell'esistenza è duro, raccapricciante, malvagio e problematico..... I greci ebbero il coraggio di guardare in faccia il dolore.


Nietzsche






nell'aria fresca d'odore..

Nell'aria fresca d'odore
di calce per nuove case,
un attimo: e più non resta 
del tuo transito breve
in me che quella fiamma
di lino - quell'istantaneo
battito delle ciglia,
e il panico del tuo sorpreso
- nero, lucido - sguardo.


Giorgio Caproni





sabato 17 gennaio 2015

.. le nostre teste sono effettivamente recise: viviamo in un reame disincarnato, incapaci di muoverci e tantomeno di agire, dove ci limitiamo a esercitare il nostro diritto inalienabile a sentirci scandalizzati. Anche solo essere costretti a guardare per un paio di minuti per solidarizzare attivamente con la sorte di questi uomini è stato troppo per noi: non vogliamo la responsabilità che inevitabilmente comporta, è troppo disagevole, ci costringe a pensare, potrebbe addirittura obbligarci ad agire. Io non accetto l'invito dello Stato islamico a decapitare la gente perché non ho nessun desiderio di collusione con il loro scopo malvagio, o con gli scopi scellerati di quelli che nominalmente lo combattono ma storicamente sono stati fin troppo zelanti nel fomentare l'islamismo violento. Non guarderò le decapitazioni perché so che se lo facessi diventerei consapevole del nostro isolamento, inginocchiati nel nostro deserto virtuale, acutamente consapevoli degli occhi del mondo su di noi, testimoni beffardi del nostro solipsismo, confinati come siamo nelle nostre teste sovraffollate... Ecco cosa si prova quando il coltello ti sgozza...



Will Self








venerdì 16 gennaio 2015

Foto di Josef Koudelka






" Perché un umorista è un uomo solo, e ha paura. Per lui, la paura della morte in particolare, nulla può guarirla. L'umorista lotta contro la fabbricazione delle leggende che cercano di spiegarla".


Georges Wolinski






giovedì 15 gennaio 2015


Il muro di Berlino nel 1962, foto di Henri Cartier Bresson




La Francia, che pareva stravaccata sul piumone di un consumismo svogliatamente ripetitivo, ha ritrovato, cento anni dopo, la stravaganza esemplare, da antica repubblica romana, più Populus che Senatus, della vittoria della Marna: stavolta in puro senso civile. Abbiamo visto che l'amalgama delle libertà repubblicane e il coagulante dell'unità nazionale sono tuttora in grado, di fronte alle minacce del disumano, di opporre il furore e lo sghignazzamento di una cittadinità che non si smentisce, che si rivolta. La guerra al male non può avere disertori.


Guido Ceronetti









mercoledì 14 gennaio 2015

" A Tunisi erano i miei nonni che tenevano gli oggetti di culto della sinagoga; per le cerimonie, venivano a cercarli da noi. La sinagoga portava il nome di nostro nonno, ed è stata bruciata durante la guerra. Ma mio nonno prendeva il caffè tutti i giorni col grande imam della Tunisia, Sid' Hamoud credo si chiamasse, erano molto amici. E l'imam gli diceva: " Sai, David, se un giorno c'è la guerra santa ti ucciderò". Hamoud era sempre seduto vicino alla cassa della pasticceria di mio nonno e io andavo a sedermi sulle sue ginocchia; era veramente un brav'uomo ".


Dai ricordi d'infanzia di Ella, sorella di Georges Wolinski, storico vignettista di Charlie Hebdo





martedì 13 gennaio 2015

Betty Carter Live at The Hamburg Jazz Festival 1993. (Full Concert)

Domanda: " Eppure, anche se la crisi economica ha effetti concreti, l'economia si è smaterializzata, i titoli di Borsa sono molto poco tangibili...

Risposta: " Ogni cosa ha una base materiale, anche la Borsa. Internet, che sembra il regno dell'astrazione, poggia nella materialità: cavi, tecnologia, supporti concreti. Dietro tutte le cose astratte c'è sempre qualcosa di materiale. Qualcosa da toccare, che è in relazione col corpo".


Da un'intervista allo scrittore argentino Alan Pauls






domenica 11 gennaio 2015


Questo pomeriggio, a Parigi, l'Europa manifesterà  al fianco di una Francia riunita. L'Unione Europea, questa Europa spelacchiata, rognosa, disincarnata, oggi tanto vilipesa da così tanti europei si incarnerà improvvisamente nell'espressione comune di un'emozione di tutta l'Europa, di una nazione Europea di cui forse un giorno diremo che si è imposta nelle vie di Parigi, questa domenica 11 gennaio 2015.


Bernard Guetta







Fratelli


Di che reggimento siete
fratelli?

Parola tremante 
nella notte

Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilitá

Fratelli


Giuseppe Ungaretti






giovedì 8 gennaio 2015

Angeli vedi nella prima luce
Tra la rugiada curvarsi,
Cogliere e volar via con un sorriso:
Crescon per loro i fiori?

Angeli vedi quando il sole infuria
Tra le sabbie roventi,
Cogliere e volar via con un sospiro:
Ed i fiori avvizziti con sé portano.



E. Dickinson




lunedì 5 gennaio 2015






Poiché mi hai insegnato 
a non subire l'anello
con chiunque la vita
mi sposasse 

A essere come uno stelo
ed essere come l'acciaio.
Nella vita in cui così poco
Possiamo
a curare la tristezza
con la cioccolata.



Marina Cvetaeva, 1918




Van Morrison and the Chieftains performing Carrickfergus.




I wished I had you in Carrickfergus,
Only for nights in Ballygrand,
I would swim over the deepest ocean,
The deepest ocean to be by your side

But the sea is wide and I can't swim over
And neither have I wings to fly
I wish I could find me a handy boatman
To ferry me over to my love and die

My childhood days bring back sad reflections
Of happy days so long ago
My boyhood friends and my own relations
Have all passed on like the melting snow

So I'll spend my days in endless roving,
soft is the grass and my bed is free
Oh to be home now in Carrickfergus,
on the long road down to the salty sea

And in Kilkenny it is reported
On marble stone there as black as ink,
With gold and silver I did support her
But I'll sing no more now till I get a drink

I'm drunk today and I'm rarely sober,
a handsome rover from town to town
Oh but I am sick now and my days are numbered
Come all ye young men and lay me down


sabato 3 gennaio 2015


Foto di Vivian Maier







da Jubilate Agno di Christopher Smart
(.....)
Poiché parlerò adesso del mio gatto Jeoffry.


Poiché è il servo del Dio Vivente
e lo serve tutti i giorni e con diligenza.

Poiché alla prima occhiata
della gloria di Dio ad Oriente
egli lo adora a modo suo.

Poiché ciò viene fatto inarcando
il suo corpo per sette volte
con elegante sveltezza.

Poiché subito dopo egli balza
per acchiappare il muschio,
che è la benedizione di Dio
sulla sua preghiera.

Poiché si rotola per gioco 
per farlo aderire.

Poiché dopo aver compiuto il suo dovere
e aver ricevuto le sue benedizioni
egli comincia a pensare a se stesso.





Poiché egli fa questo in dieci gradi.

Poiché per Prima Cosa controlla che
le zampette anteriori siano pulite.

Poiché per Seconda Cosa scalcia all'indietro
per sgomberare il terreno.

Poiché per Terza Cosa si stiracchia
con le zampe anteriori distese.

Poiché per Quarta Cosa si affila le grinfie
sul legno.

Poiché per Quinta Cosa si lava.

Poiché per Sesta Cosa si rotola
mentre si lava.

Poiché per Settima Cosa si spulcia,
per non essere interrotto durante
la ricognizione.

Poiché per Ottava Cosa si struscia
contro un palo.

Poiché per Nona Cosa guarda in alto
per ricevere istruzioni.

Poiché per Decima Cosa va in cerca 
di cibo.

Poiché dopo aver pensato a Dio e a se stesso
penserà al suo prossimo.




Poiché quando incontra un'altra gatta
la bacia con gentilezza.

Poiché quando prende la sua preda
ci gioca per darle una chance.

Poiché un topo su sette gli sfugge
grazie a questa giocosità.

Poiché una volta finito il lavoro quotidiano
cominciano veramente i suoi affari.

Poiché vigila per il Signore
di notte contro l'avversario.

Poiché contrasta i poteri delle tenebre
con la sua pelle elettrica
e i suoi occhi abbaglianti.

Poiché contrasta il Diavolo,
che è morte, con l'intensità
della propria vita.

Poiché nelle sue orazioni mattutine
egli ama il sole e il sole ama lui.

Poiché è della tribù di Tigre.

Poiché il Gatto Cherubino è un termine
dell'Angelo Tigre.

Poiché ha l'astuzia e il sibilo
d'un serpente, che giustamente
sopprime.

Poiché non compirà distruzione,
se è ben nutrito, né sputerà
se non provocato.

Poiché fa le fusa per gratitudine,
quando Dio gli dice che è un buon
Gatto.

Poiché è uno strumento per insegnare
ai bimbi la benevolenza.

Poiché ogni casa è incompleta
senza di lui e allo spirito manca
una benedizione.




Poiché il Signore diede ordini a Mosè
riguardo ai gatti
quando i Figli di Israele
lasciarono l'Egitto.

Poiché ogni famiglia aveva
un gatto almeno.

Poiché i Gatti Inglesi
sono i migliori d'Europa.

Poiché è il più preciso fra i quadrupedi
nell'uso delle zampe anteriori.

Poiché la sua destrezza nella difesa
è un esempio dell'amore che Dio
nutre per lui straordinario.

Poiché è il più veloce tra le creature
nel cogliere il suo bersaglio.

Poiché è tenace nel suo proposito.

Poiché è un misto di gravità e leggiadria.

Poiché sa che Dio è il suo salvatore.

Poiché non v'è nulla di più dolce
della sua pace quando riposa.

Poiché non v'è nulla di più vivace
della sua vita quando si muove.

Poiché è tra i poveri del Signore
e infatti viene sempre chiamato così
con benevolenza - povero Jeoffry!
povero Jeoffry! il topo t'ha morso
la gola!

Poiché benedico il nome del Signore Gesù
affinché Jeoffry stia meglio.

Poiché lo spirito divino viene
intorno al suo corpo per sostenerlo
nell'essere gatto completamente.





Poiché la sua lingua è oltremodo pura
così che ha in purezza ciò che le manca
in musicalità.

Poiché è docile e capace
di imparare alcune cose.

Poiché sa ristare con gravità,
il che è pazienza in prova.

Poiché sa afferrare e trasportare,
il che è pazienza applicata.

Poiché sa balzare oltre uno stecco,
il che è pazienza positivamente dimostrata.

Poiché sa interrompere la piroetta
a una parola di comando.

Poiché sa balzare da un posto
sopraelevato in petto al suo padrone.

Poiché sa afferrare il tappo
e farlo rotolare ancora.

Poiché è tenuto in odio dagli ipocriti
e dai meschini.

Poiché i primi temono
d'essere scoperti.

Poiché i secondi rifiutano
di averne cura.

Poiché inarca il dorso non appena
si rende conto dell'accaduto.

Poiché è un buon oggetto di riflessione
per chi voglia esprimersi con chiarezza.





Poiché ebbe grande importanza in Egitto
per i suoi segnalati servigi.

Poiché uccise il Ratto Icneumonide
molto pernicioso nei campi.

Poiché le sue orecchie sono così aguzze
che pungono ancora.

Poiché da ciò proviene la svelta
prontezza della sua attenzione.

Poiché accarezzandolo ho scoperto l'elettricità.

Perché ho percepito la luce di Dio
intorno a lui cera e fuoco insieme.

Poiché il fuoco Elettrico è la sostanza spirituale,
che Dio invia dal cielo per sostenere i corpi
e degli uomini e delle bestie.

Poiché Dio lo ha benedetto
nella varietà dei suoi movimenti.

Poiché, benché non sappia volare,
è un arrampicatore eccellente.

Poiché i suoi movimenti sulla faccia della terra
sono più di quelli di ogni altro quadrupede.

Poiché può zampettare a ritmo
di ogni misura musicale.

Poiché sa strisciare.



Christopher Smart, poeta, insegnante di filosofia e retorica.
Scrisse alcune delle sue più belle opere in un carcere per debiti a Londra, dove morì nel 1771.   

  


venerdì 2 gennaio 2015








" Molto interessante è che la pancia pensa in modo molto più veloce della testa. Se ora uno diventa debole nella testa e non contrappone più la resistenza necessaria ai pensieri che salgono dalla pancia, ecco che i suoi pensieri traboccano. Si è ipnotizzati dalla propria pancia".



Rudolf Steiner

giovedì 1 gennaio 2015

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