mercoledì 28 gennaio 2015

Ogni volta che Beppe Grillo..

Ogni volta che Beppe Grillo appare nel tigì per annunciare che questo o quello ( o tutti insieme) dovrebbe essere " processato in rete", ovvero sottoposto al giudizio degli animosi soci ammessi al suo blog, mi viene in mente quel giochino macabro ma spassoso che si faceva da ragazzini: " preferiresti morire ghigliottinato o sulla sedia elettrica?" Piuttosto che essere " processato in rete", specialmente nei termini stabiliti dai giudici a latere Grillo-Casaleggio, io preferirei, nell'ordine: essere processato da un tribunale azteco e giudicato nel nome di Quetzalcoatl, il serpente piumato; essere interrogato da Tonino Di Pietro nel febbraio del 1992; essere catturato dai Thugs e tradotto al cospetto della dea Kalì; essere sorpreso da King Kong nel momento preciso in cui cerco di liberare Jessica Lange prigioniera nella sua tana; compilare la dichiarazione dei redditi senza l'aiuto del mio commercialista sapendo che il giorno dopo ne dovrò rispondere alla dirigenza di Equitalia appositamente convocata per esaminare il mio caso; essere sorpreso da Torquemada in persona nel momento stesso in cui sto stilando, con la penna d'oca, un manualetto eretico; essere accusato di stregoneria nel New England alla fine del Seicento. Sono tutte circostanze, a esaminarle nei dettagli, che mi concederebbero qualche chance in più rispetto al " processo in rete ".


Michele Serra



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