giovedì 30 agosto 2018









Matteo Meschiari e Andrea Staid hanno scritto a Matteo Salvini:


Se lei twitta che le carote sono verdi, la sinistra intellettuale - qualunque cosa essa sia - si precipita su Facebook e commenta per giorni la sua frase strappandosi le vesti, postando immagini di carote arancioni, prendendosi gioco di lei, concependo " meme " irriverenti, condividendo articoli di esperti botanici, ricordando che " avrebbe " non è un congiuntivo, recuperando una frase di Pertini o di Gramsci sulle carote, disquisendo sul fatto che sì qualche carota può anche essere verde ma che in linea di massima..., o infine auspicando un'improbabile interrogazione parlamentare. Noi come lei vediamo molto bene dove si è andata a infilare quella famosa carota.



Tratto da: Il senso di Salvini per il selfie di Gabriele Marino  
 Doppiozero.com    

Mirra Alfassa






In fondo, la cosa stupenda dei Pionieri è che essi vanno verso un niente che diventa qualcosa grazie al fatto che ci vanno. È la loro grazia, il loro dono al mondo.



Satprem

venerdì 24 agosto 2018

mercoledì 22 agosto 2018









Dopo la tempesta



C'è una luce nuova dopo una tempesta
mentre il mare intero è ancora sconvolto;
nella sua scia luccicante, ho visto il volto velato
di Maria Conception che sposava l'oceano,
e andava alla deriva nel pizzo sempre più ampio
del suo strascico nuziale, con gabbiani bianchi
per damigelle, finché è svanita.
Dopo quel giorno non ho voluto più nulla.




Derek Walcott 

domenica 19 agosto 2018








Ecco di cosa è fatto il canto sinfonico dell'amore che mormora nella conchiglia di Venere
C'è il canto dell'amore di un tempo
Il rumore dei baci disperati degli amanti illustri
Le grida d'amore delle mortali violate dagli dei
Le virilità degli eroi favolosi erette come ceri vanno e vengono con un rumore osceno
Ci sono anche le grida di follia delle baccanti pazze d'amore per aver mangiato l'ippomano secreto dalla vulva delle giumente in calore
Le grida d'amore dei felini nella giungla
Il rumore sordo della linfa che sale nelle piante tropicali
Il fracasso delle maree
Il tuono delle artiglierie dove la forma oscena dei cannoni compie il terribile amore dei popoli
Le onde del mare dove nascono la vita e la bellezza
E il canto vittorioso che i primi raggi del sole hanno fatto cantare a Menmone l'immobile
Ci sono le grida delle Sabine al momento del ratto
Il canto nuziale della Sulamita
Sono bella ma nera
E l'urlo di Giasone
Quando trovò il vello
E il canto mortale del cigno quando le sue piume si serravano tra le cosce bluastre di Leda
C'è il canto di tutto l'amore del mondo
C'è tra le tue cosce adorate Madeleine
Il rumore di tutto l'amore come il canto sacro del mare mormora tutto intero nella conchiglia.




Apollinaire, Poèmes à Madeleine 

sabato 18 agosto 2018








Queste pitture rupestri furono realizzate sul posto, perché potessero esistere nell'oscurità. Erano per l'oscurità. Furono nascoste nel buio perché ciò che esse incarnano sopravvivesse a tutto ciò che è visibile. E promettessero, forse, sopravvivenza.




John Berger, saggista e disegnatore  

Claudio Lolli - Il grande freddo [OFFICIAL VIDEO]






..un grande freddo che si può sciogliere
solo con le lacrime dei nostri furori..



Claudio Lolli, 28 marzo 1950-17 agosto 2018  

venerdì 17 agosto 2018





Nel 2012 ho pubblicato parte di una mia ricerca fotografica effettuata negli anni '80 sull'incidenza negativa dell'autostrada sul quotidiano vivere accanto e sotto questa opera e l'avevo intitolata " VIVERE SOTTO UNA CUPA MINACCIA ".
Allora mi era costata circa quattro anni di ricerca tra Nervi e Voltri e nelle vallate Bisagno e Polcevera. All'epoca ha avuto un grande successo in molte città italiane e Circoli privati tranne che a Genova, alle istituzioni non era piaciuta. Chissà perché! Ne ripubblico una parte per ricordare che alla fine dopo quasi quarant'anni non è cambiato niente.



Michele Guyot Bourg

un grazie a Marina Ceccarini  per la segnalazione

lunedì 13 agosto 2018








Mi lavo i denti in bagno.
Ho un bagno.
Ho i denti.
Ho una figlia che canta
di là dalla parete.
Ho una figlia che ha voglia di cantare
e canta.
Può bastare.



Valerio Magrelli 

domenica 12 agosto 2018








Il buon viaggiatore sa dove sta andando,
il viaggiatore perfetto dimentica da dove è venuto.




Proverbio cinese

venerdì 10 agosto 2018

John Coltrane Quartet - Dear Lord









Qualsiasi vento è vento di mare, e qualsiasi città, anche la più continentale, nelle ore di vento - è marittima. C'è odor di mare, no, ma c'è aria di mare, l'odore lo aggiungiamo noi.
Anche il vento del deserto è di mare, anche quello della steppa è di mare. Giacché, al di là di ogni steppa e di ogni deserto - c'è il mare, l'oltre deserto, l'oltre steppa... Ogni viuzza in cui tira vento è la viuzza di un porto.



Marina Cvetaeva 









giovedì 9 agosto 2018








Se l'intelligenza è ciò che si trova negli algoritmi, allora il suo luogo privilegiato non sarà più la mente. Anzi, la mente tenderà a diventare il materiale su cui quegli algoritmi si applicano. L'informazione non tende soltanto a sostituirsi alla conoscenza, ma al pensiero in genere, sollevandolo dal peso di doversi continuamente elaborare e governare.



Roberto Calasso, L'innominabile attuale  









Un tale che osservo da un po' di tempo




Non si presenta in frotta.
Non si raduna in folla.
Non partecipa in massa.
Non celebra con pompa.

Non cava dai polmoni 
una voce corale.
Non dà fiato alle trombe,
né afferma in nome di.
Non c'è quando richiedono
risposte alle domande:
chi a favore? chi contro?
Nessun contrario, grazie.

Non c'è la sua testa 
fra le teste assiepate
che spalla a spalla puntano
dritte alla meta, in gruppo,
coi volantini in tasca
e i prodotti del luppolo.

Non c'è dove l'inizio
è angelico e idilliaco
ma ben presto una schiera
si mischia all'altra, e allora
non è dato sapere
di chi siano quei fiori,
quei sassi e quegli evviva,
quei cori e quei bastoni.

Non menzionato.
Non spettacolare.
Lavora alla Raccolta dei rifiuti.
Ai primi albori,
sul campo dell'azione,
raccatta, porta via, getta nel camion
gli oggetti conficcati nei tronchi mezzo morti
o calpestati nell'erba spossata.

Striscioni a brandelli,
bottiglie frantumate,
fantocci bruciacchiati,  
ossi spolpati,
rosari, fischietti e preservativi.

Tra i cespugli ha trovato una gabbietta
per colombi. L'ha presa
e la tiene apposta
perché resti vuota.




Wislawa Szymborska, Basta così

lunedì 6 agosto 2018








Nulla è più istruttivo del veder camminare uno che pensa,
così come nulla è più istruttivo del veder pensare uno che cammina.




Thomas Bernhard, Camminare




sabato 4 agosto 2018










La vittima unica sembra essere ben poca cosa rispetto a tutte le tensioni violente che convergono su di lei, ma in un simile momento la comunità non aspira ad altro che alla sua distruzione. Tale vittima effettivamente prende il posto di tutti coloro che fino ad un attimo prima erano divisi da mille scandali, e che adesso si riuniscono unanimi contro un solo bersaglio.




René Girard, Vedo Satana cadere come la folgore 

venerdì 3 agosto 2018











Lo splendore della vita aspetta sempre chiunque nella sua intera pienezza, accessibile ma velato, nel profondo, invisibile, molto lontano. Però esso sta lì, non ostile, non riluttante, non sordo. Se lo si chiama con la parola giusta, con il suo nome giusto, allora verrà. Questa è l'essenza dell'incantesimo: esso non crea, ma chiama.




dal diario di Kafka, in data 18 ottobre 1921 

giovedì 2 agosto 2018








Ma vivono ancora in noi i punti cardinali? Valgono qualcosa le mie disseminazioni piene di contraddizioni e pregiudizi? Danno ancora la rotta? Orientano la psiche? Sono il corredo personale e idiosincratico di un viaggiatore letterario o sono ancora riconoscibili come "assoluti culturali "? Che posto hanno, nella mia testa, il Medio Oriente orientalista di Lawrence d'Arabia, quello demitizzato di Said e quello postcoloniale di Massad? Il Medio Oriente stremato della striscia di Gaza e quello delle esecuzioni jihadiste? Il Mediterraneo aurato della mia adolescenza e quello dei naufraghi e degli scafisti?




Vittorio Lingiardi, Mindscapes  









La mancanza non è vacuità, al contrario è ciò che ci costruisce. La separazione non è un vuoto, ma è ciò che muove il nostro sapere, la nostra conoscenza, e li trasforma dall'interno. È in questo momento che si ha accesso al sapere amoroso, o al sapere tout court. La vera conoscenza è ciò che non smette mai di venir modificata da una mancanza indimenticabile. Non è materia di opzione! La questione concerne piuttosto ciò che ci manca, ciò che noi proviamo come mancanza nella vita professionale, politica o personale, e, d'altra parte, ciò che ce ne facciamo di questa mancanza, ovvero l'attività ch'essa suscita.




Traversate d'occidente. Conversazioni con Michel de Certeau     
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