giovedì 27 giugno 2013

Nanuk l'eschimese (Nanook Of The North - Flaherty) 1922




Sul bianco accecante del pack, un rito antico versa il rosso-sangue dell'anima innocente del mondo.
Si fiutano, vittime e carnefici, si strappano il cuore dalla fatica.. la loro lotta come un disperato, impossibile abbraccio.


vincent 

lunedì 24 giugno 2013








 Per una donna è un destino tremendo non potersi fermare, non accettare di elevare la propria femminilità a norma luminosa, rassicurante e incoraggiante per la vita di un uomo!


Maria Zambrano



Corpi di vestali desacralizzate.
Non più santuario, il corpo è brandito come arma contundente.
Il femminile esibito come fallo minaccioso.
Minaccia agitata contro il maschile,
perché il maschile deponga il fallo come minaccia.
Femen gode dell'esibizione del corpo,
come il maschile gode esibendo il fallo.
L'esibizione fallica del corpo femminile
a stravolgerne dolorosamente l'intima natura
"compassionevole".
Il termine ebraico " Raham - l'avere misericordia -
contiene la stessa radice di " Rehem" che è la cavità uterina.


vincent   

domenica 23 giugno 2013

Bruce Springsteen - Open All Night





Mi fa pensare all'operetta tragicomica del fascismo, e a come a spazzarla via, più della resistenza armata, fu l'irresistibile modernità travolgente del boogie.  

sabato 22 giugno 2013








" Se il pesce è la personificazione,
l'essenza stessa del movimento dell'acqua,
allora il gatto è diagramma e modello
della leggerezza dell'aria".



Doris Lessing

peccato mortale 9








Regolare al ribasso il consumo di alimenti,
e puntare sullo smercio di emozioni e stupimenti.


vincent

venerdì 21 giugno 2013

Billie Holiday and Lester Young: Fine and Mellow


sol-stizio 2










" La luce incontra nella materia i gradi della sua caduta 
e in ogni punto si dona e si estingue
per la resurrezione di ciò che cadde".



Massimo Scaligero







Da quando ho smesso di lavorare ho più tempo per occuparmi di involontariato.


vincent

sol-stizio









" Sul punto di vedere la luce, l'uomo la perde.
Il suo perderla è ciò che egli vede come luce.
Egli è sempre sul punto di vedere la luce:
perciò vede le cose".



Massimo Scaligero

giovedì 20 giugno 2013

Napoli. Le voci dei Venditori





Le grida avevano cadenze di canto, spesso di nenie arabe. (....) Ogni prodotto veniva offerto con un grido speciale e ogni grido aveva la sua speciale musica. (....) Le donne si affacciavano ai balconi, calavano il paniere e compravano; oppure, specialmente nel caso dei pesci, andavano all'uscio per verificare la freschezza e dare inizio a lunghe contrattazioni.



Ferdinando Scianna 







Vuoi vedere che, alla fine, grazie al movimento 5stelle, si chiarisce per sempre il fatto che il Parlamento non è una scatola di tonno e di conseguenza va scritto con la P maiuscola?



vincent   








 Esoscheletri di esseri vissuti per un periodo tutt'ora imprecisato ma iniziato,si presume, nei primi decenni del 1900.



vincent 

mercoledì 19 giugno 2013

Soffio al cuore, Louis Malle (1971)







 Se qualcuno poco tempo fa mi avesse detto che un giorno lo sciroppo per lo stomaco ce lo saremmo ritrovato spruzzato direttamente in faccia. Che avremmo dovuto nascondere le nostre maschere antigas nelle mutande. Che tutti noi avremmo avuto un " kit di resistenza" fatto di latte, limone, aceto, maschere antigas, maschere subacquee e crema antiscottatura. Che "un curdo, un musulmano anticapitalista e un nazionalista che preparano panini tutta la notte nel garage di un lussuoso albergo" non era una barzelletta ma la realtà. Che avremmo visto i tifosi del Besiktas, del Galatasaray e del Fenerbahçe abbracciati cantare insieme. Che con i nostri reggiseni in faccia per proteggerci dai lacrimogeni avremmo gridato:" Sparate ancora che fa bene alla pelle!". Che avremmo giocato a tennis con le pallottole dei lacrimogeni. Che in tre minuti - ripeto, tre minuti - saremmo stati capaci di creare catene umane di decine di metri per spegnere incendi, portare medicinali, coperte, panini. Che dopo anni e anni di incomprensioni, separazioni e disinformazione ci saremmo guardati in faccia senza pregiudizi. E che tutto questo lo avremmo fatto senza alcun leader, avrei riso a crepapelle per ore, ore ore ore ore e ore.


Deniz Ozdogan, attrice turca


martedì 18 giugno 2013

04 L'eruzione del Vesuvio nel 1944




" All'improvviso il vesuvio gettò un terribile grido. Il gruppo di soldati americani, raccolti presso le macchine ferme sull'autostrada, si ritrasse sbigottito, si sbandò, e molti, invasi dal terrore, fuggirono qua e là verso la riva del mare. Anche Jack si ritrasse di qualche passo, si voltò indietro. Lo afferrai per un braccio:" Non aver paura" gli dissi " guarda quegli uomini, Jack".
Jack volse il viso, guardò gli uomini distesi nel sonno, la ragazza che si pettinava mirandosi nello specchio del mare, la donna che allattava il suo bambino. Io avrei voluto dirgli:" Dio li ha appena creati, eppure sono gli esseri più antichi della terra. Quello è Adamo e quella è Eva, appena partoriti dal caos, appena risaliti dall'inferno, appena risorti dal sepolcro. Guardali, sono appena nati, e già hanno sofferto tutti i peccati del mondo. Tutti gli uomini, a Napoli, in Italia, in Europa, sono come quegli uomini. Sono immortali. Nascono nel dolore, muoiono nel dolore, e risorgono puri. Sono gli Agnelli di Dio, portano sulle loro spalle tutti i peccati e tutto il dolore del mondo".



Curzio Malaparte, La Pelle 

legge del mercato?









" Nel maggio del 2007 comparve quel faccia a faccia fra gli uomini ammarati e i tonni deportati, e il capitano del peschereccio spiegò che i tonni dentro la gabbia valevano un milione, e i 27 somali attaccati fuori non valevano niente, e lui niente ci poteva".


Adriano Sofri 

The Doors ★ Riders On The Storm- Una pura formalità




Le immagini sono tratte dal film" Una pura formalità".

Regia "materiale": Giuseppe Tornatore, regia "spirituale": Roman Polanski.
Trattasi di capolavoro assoluto. Provare per credere.

vincent








" La calma nasce quando io sono molto, molto attivo interiormente".


Karl Martin Dietz

lunedì 17 giugno 2013








" Non vi sarebbe alcuna farfalla che esce fuori dal bozzolo 
se non vi fosse un'anima immortale".


Rudolf Steiner  



Smoke - Le fotografie del mio angolo





" L'attenzione è la forma più rara e più pura di generosità".


Simone Weil 



domenica 16 giugno 2013

Jordi Savall, Mare Nostrum, El Cant dels Aucells





Fuga


La fuga dal reale,
ancora più lontano la fuga dal fantastico,
più lontano di tutto, la fuga da se stesso,
la fuga dalla fuga, l'esilio
senza acqua e parola, la perdita
volontaria di amore e memoria,
l'eco
che non corrisponde più all'appello, e questo che si fonde,
la mano che diviene enorme e sparisce
sfigurata, tutti i gesti insomma impossibili,
se non inutili,
l'inutilità del canto, la purezza
del colore, né un braccio che si muova né un'unghia che cresca.
Non la morte tuttavia.

Ma la vita: captata nella sua forma irriducibile,
senza più ornamento o commento melodico,
vita a cui aspiriamo come pace nella stanchezza
( non la morte )
vita minima, essenziale; un inizio; un sonno;
meno che terra, senza calore; senza scienza né ironia;
quello che si possa desiderare di meno crudele: vita
in cui l'aria, non respirata, mi avvolga;
nessuno spreco di tessuti; loro assenza;
confusione tra mattino e sera, senza più dolore,
perché il tempo non si divide più in sezioni; il tempo
eliminato, domato.
Non ciò che è morto né l'eterno o il divino,
soltanto quello che è vivo, piccolo, silenzioso, indifferente
e solitario vivo.
Questo io cerco.



Carlos Drummond de Andrade  

sabato 15 giugno 2013

Henri Dutilleux - L'arbre des songes (1985) (Capuçon - ONCT - Sokhiev)




"L'albero dei sogni" ovvero il sogno del puro eterico dell'albero perfettamente verginale e adorante il principio Sole-Luce e il suo incontro con il vortice dell'astralità: correnti del vento, iridescenza della pioggia, gravità terrestre.

vincent

" La forma dell'albero mi ha sempre affascinato. Resto incantato di fronte a una sequoia che si staglia contro il cielo della California. Forse perché le forme musicali assomigliano spesso a quelle dell'albero: partono dalle radici e arrivano su, fino al prodigioso e infinito dispiegamento dei rami".


Henri Dutilleux  22 gennaio 1916- 22 maggio 2013  



Aeroporto di Fiumicino, venerdì scorso sono al banco accettazione Alitalia per tornare a Palermo. Mostro il documento all'hostess di terra, guarda il mio indirizzo e per la prima volta nel mio girovagare per l'Italia la ascolto pronunciare correttamente il nome del paese nel quale risiedo: " Cìnisi " e non Cinìsi. Aggiunge:" Il paese di Peppino Impastato". Rimango sorpreso, le dico:" Sono contento che lo sappia, è per il film " I Cento Passi"? Aggiungo:" Prima era solo il paese di Tano Badalamenti ". E lei:" Non solo, sa che a Ladispoli, la mia cittadina, la biblioteca è intitolata a lui?" Rispondo:" Quello di Impastato fu un delitto contro la parola. Intitolargli una biblioteca è il modo migliore di ricordare lui e perché fu ucciso. Grazie".



da una lettera al quotidiano " La Repubblica"  




Giuseppe Impastato, 5 gennaio '48 - 9 maggio '78

venerdì 14 giugno 2013

Detersivi ecologici e fai da te





Visto che corruzione e malaffare 
son così difficili da scrostare,
che non ci bastano più né verbi né aggettivi,
eccovi almeno uno schemino di detersivi eversivi.


vincent

peccato mortale 8








Rendere la solitudine algoritmicamente impossibile.



vincent

giovedì 13 giugno 2013

Carmelo Bene recita "Cuore" di Edmondo De Amicis - "Il ragazzo calabrese"





Quanto lontana e al tempo stesso perfettamente contemporanea la scena qui evocata dalla voce di Carmelo Bene. E quanta fatica ancora oggi per lasciare allo sguardo il piacere di spaziare oltre l'angusto orizzonte di casa nostra.



vincent    






" Siediti al sole, abdica e
sii re di te stesso".


Ricardo Reis, eteronimo di Fernando Pessoa, nato a Lisbona il 13 giugno 1888

mercoledì 12 giugno 2013

fino alla fine del mondo _ sogni





Siamo ancora fatti della materia dei sogni..
o i sogni sono sempre più fatti della nostra materia?


vincent


È una fortuna poter ascoltare i ragazzi, accogliere quelle parole sempre accese e sbigottite. Loro stanno interamente nell'assurdità tremenda eppure meravigliosa dell'esistenza, non smorzano, non attutiscono, ancora non hanno appreso i piccoli trucchi per mantenersi in equilibrio sul filo. Gli adolescenti corrono, cadono, si rialzano. Hanno bisogno di qualcuno che dia loro una mano per restare in piedi e continuare, e noi abbiamo bisogno della loro fede nell'assoluto, per non trovarci seduti, pacati, serenamente sconfitti.





Marco Lodoli



martedì 11 giugno 2013

la libertà è sovversiva..







" Ereditiamo un cosmo di saggezza. Il nostro compito è trasformarlo in cosmo d'amore".


Rudolf Steiner



Perché la legge del mercato viene assimilata a legge di natura?
Perché. ci dicono, si autoregola. Così l'intervento umano si limita allo scambio di beni-merci.
Che a sua volta dipende dalla legge del mercato. E quindi dalla natura. Punto e basta.
La natura, dunque, come principio regolatore? Non esattamente. A guardar meglio, non tanto la natura quanto l'ordine gerarchico di cui la natura è espressione esteriore. 
Ed è vero che la natura " funziona" solo a condizione che non vengano stravolte le sue gerarchie.
Se un giorno le piante dovessero decidere di cibarsi degli animali, addio ordine naturale.
Il fondamento del ragionamento che la destra rumina da tempo è il seguente: continuate pure a coltivare i vostri ideali, tanto l'osso del problema rimane il fatto incontestabile che la gazzella che si sveglia la mattina nella stessa savana dove ancora dorme il leone deve affrettarsi a correre se non vuole essere divorata. Leoni e gazzelle. Ordine e gerarchia. Amen.


Ci dicono: facendo della legge del mercato il motore immobile dell'economia, non facciamo altro che applicare all'umana contingenza l'unica certezza possibile: le leggi eterne che regolano la creazione, le stesse che, com'è noto a tutti, calcano la scena con successo da troppo più tempo rispetto ai primi timorosi ominidi.

È cosi che il Cosmo di Saggezza viene svilito a pretesto.
Pretesto per incarcerare la libertà nella necessità.
Libertà proclamata dalle parole perché possa essere negata nell'azione.

Ma l'azione umana  eredita l'ordine della natura non per estenderne la gerarchia alla società ma per fare del tessuto sociale il campo del suo sovvertimento.
Azione sovversiva come unica pratica di libertà.

E così, come i timorati-di-dio-creazionisti-anti-darwiniani-paladini-dei-privilegi dell'1% dell'umanità  faticano a riconoscere nella loro mistica del mercato l'ultima divinità pagana cui sacrificare, allo stesso modo gli atei-anti-creazionisti-darwiniani schierati dalla parte dei diritti negati al restante 99% non riescono ad accorgersi di come la possibilità del sovvertimento e quindi della libertà è connaturata all'atto compiuto dall'essere divino che con il proprio sacrificio ha definitivamente posto termine al modello sacrificale.

Applicare all'essere umano la necessità della legge di natura è privarlo della libertà.
Ma dis-conoscere la natura spirituale della libertà è relegarlo allo stato di natura.



vincent  

   



  


sabato 8 giugno 2013








Nella cittadina di Sapanza ( Romania ) cé uno dei cimiteri più allegri che abbia mai visto in vita mia ( l'altro è sulle Ande peruviane ). Un ebanista locale, Ion Stan Patras, anche poeta popolare e pittore naïf, negli anni trenta cominciò a costruire per gli abitanti del villaggio le croci in legno con una larga base sulla quale era dipinta a colori sgargianti l'immagine del defunto ritratto nell'attività che aveva svolto in vita ( ad esempio una donna al telaio, un contadino che sta zappando, il medico, il musicista della banda eccetera ). Un patto segreto legava le persone che " ordinavano" la propria futura tomba e l'ebanista, alla morte del quale la continuazione del lavoro fu lasciata ad un altro ebanista, Dumitru Pop: in una busta sigillata il committente affidava all'artista il riassunto della propria vita.
C'è il postino che si scusa di aver perduto qualche lettera da consegnare: è che l'osteria lo attraeva un po' troppo, e la grappa da quelle parti è molto buona, spera di essere compreso e perdonato. C'è il funzionario comunale dalla vita irreprensibile che confessa di essersi lasciato attrarre da un localino di ragazze allegre della città vicina. E la moglie del funzionario, che per ingannare le malinconiche serate in cui il marito diceva di avere i suoi impegni professionali, invitava per il caffè un amico d'infanzia che le fu amico anche in età matura. Insomma: la vita.



Antonio Tabucchi           

cosmopolitismo?


offerta pubblica di organi per le strade di S.Paolo, Brasile.





" Continenti, razze, classi, nazioni e religioni confluiscono nei paesaggi corporei degli individui coinvolti. I reni musulmani purificano il sangue cristiano. I razzisti bianchi respirano con l'aiuto di polmoni neri. Il manager biondo vede il mondo con l'occhio di un bambino di strada africano. Un vescovo cattolico sopravvive grazie al fegato espiantato da una prostituta di una favela brasiliana. I corpi dei ricchi si stanno trasformando in abili collage, quelli dei poveri in magazzini mono-oculari o mono-renali di pezzi di ricambio. ( .....) Questa cosmopolitizzazione dei corpi radicalmente disuguale sta avvenendo silenziosamente, senza un'interazione tra donatore e ricevente. I donatori di reni e riceventi sono mediati dal mercato mondiale, ma rimangono anonimi gli uni per gli altri".



Ulrich Beck



Più la comunicazione e l'integrazione fra i diversi ceti sociali tende a naufragare, più sembra cercarsi una strada sul piano organico. Sbarrata la mediazione della parola, spostiamo sul piano fisico ciò che manchiamo di realizzare in quello animico e spirituale.



vincent    

venerdì 7 giugno 2013

giovedì 6 giugno 2013

Wim Wenders su Fabrizio de André





" La Rivoluzione, l'utopia che cerca esasperatamente di essere tale, nascerà in Europa da questo cristianesimo impaziente che vuole il Regno di Dio in terra senza indugi e palliativi, dal cristiano sviato dall'assolutismo che dimentica l'esistenza del tempo. (....) Ansia di condividere il pane e anche l'anima, cioè la vita e la morte, di superare le barriere della solitudine individuale. (....) Il cristiano impaziente si muove in questa prospettiva, si precipita verso di essa, perché non può, o crede di non poter sopportare più la solitudine della fede, la scelta della speranza e la mancanza di carità. (....) Ed è anche l'ansia di realizzare da sé il Regno di Dio e la sua giustizia, esaurire con l'attività umana l'intero ambito della creazione; voler sostituire il soffio divino cancellando l'abisso che ce ne separa, l'abisso del tempo".



Maria Zambrano



Alla luce di queste riflessioni, può forse apparire più comprensibile come questa insana urgenza abbia finito con il distruggere, nella persona di Aldo Moro, una vita spesa nella testimonianza del limite dell'operare umano. Testimonianza della necessità di inscrivere il nostro agire nella tessitura del tempo.


vincent    

mercoledì 5 giugno 2013

Abbas Kiarostami- Il sapore della ciliegia





Un suicidio: l'Albero della Conoscenza che strangola l'Albero della Vita.
Ma se l'Albero della Vita si sottrae alla stretta, ecco un mutamento di pensiero-un piccolo dolcissimo gelso- glorificare l'Albero della Conoscenza.


vincent 

amici?






"


 Ogni tanto sento in tram discorsi tipo: io ho 103 amici, e tu? Io ne ho 124. Bene, ragazzi, provate a chiedere 100 euro a uno dei 103 o 124 amici e vedete quanti ve ne restano.



Gianni Mura

nostalgia di futuro








" Per capire cos'è la saudade, dunque, niente di meglio che provarla direttamente. Il momento migliore è ovviamente il tramonto, che è l'ora canonica della saudade, ma si prestano bene anche certe sere di nebbia atlantica, quando sulla città scende un velo e si accendono i lampioni. Lì, da soli, guardando questo panorama davanti a voi, forse vi prenderà una sorta di struggimento. La vostra immaginazione, facendo una sgambetto al tempo, vi farà pensare che una volta tornati a casa e alle vostre abitudini vi prenderà la nostalgia di un momento privilegiato della vostra vita in cui eravate in una bellissima e solitaria viuzza di Lisbona a guardare un panorama struggente. Ecco, il gioco è fatto: state avendo nostalgia del momento che state vivendo in questo momento. È una nostalgia al futuro. Avete sperimentato di persona la saudade". 




Antonio Tabucchi 

martedì 4 giugno 2013

iL CiELo SoPrA BeRLiNo, marion









Amore,
poiché è parola essenziale,
cominci questa poesia e tutta l'avvolga.
Amore guidi il mio verso e, nel guidarlo,
unisca anima e sensi,
membro e vulva.
Chi oserà dire che esso è solo anima?
Chi non sente l'anima spandersi nel corpo
fino a sboccare in un puro grido d'orgasmo,
in un istante d'infinito?



Carlos Drummond de Andrade



da una registrazione stenografica del processo al poeta Iosif Brodskij:

" Ci dica perché non lavorava"
" Lavoravo. Scrivevo poesie".
" Risponda, perché non aveva un'occupazione?"
" Avevo un'occupazione. Scrivevo poesie".
" Perché non studiava poesia all'università?"
" Pensavo che fosse un dono di Dio".



  

lunedì 3 giugno 2013

Caro Diario - Isole - Stromboli









Cercavo da tempo un indice di mostruosità.
Eccolo: ogni 45 minuti, in Italia, viene inaugurata una mostra.



vincent






Torture


Nulla è cambiato.
Il corpo prova dolore,
deve mangiare e respirare e dormire,
ha la pelle sottile, e subito sotto - sangue,
ha una buona scorta di denti e di unghie,
le ossa fragili, le giunture stirabili.
Nelle torture di tutto ciò si tiene conto.

Nulla è cambiato.
Il corpo trema, come tremava
prima e dopo la fondazione di Roma,
nel ventesimo secolo prima e dopo Cristo,
le torture c'erano e ci sono, solo la terra è più piccola
e qualunque cosa accada, è come dietro la porta.

Nulla è cambiato.
C'è soltanto più gente,
alle vecchie colpe se ne sono aggiunte di nuove,
reali, fittizie, temporanee e inesistenti,
ma il grido con cui il corpo ne risponde
era, è e sarà un grido di innocenza,
secondo un registro e una scala eterni.

Nulla è cambiato.
Tranne forse i modi, le cerimonie, le danze.
Il gesto delle mani che proteggono il capo
è rimasto però lo stesso.
Il corpo si torce, si dimena e divincola,
fiaccato cade, raggomitola le ginocchia,
illividisce, si gonfia, sbava e sanguina.

Nulla è cambiato.
Tranne il corso dei fiumi,
la linea dei boschi, del litorale, di deserti e ghiacciai.
Tra questi paesaggi l'animula vaga,
sparisce, ritorna, si avvicina, si allontana,
a se stessa estranea, inafferrabile,
ora certa, ora incerta della propria esistenza,
mentre il corpo c'è, e c'è, e c'è
e non trova riparo.



Wislawa Szymborska 

domenica 2 giugno 2013






" Speriamo che non ci costringano a dover scegliere tra gli imbecilli che vogliono cambiare tutto e i mascalzoni che non vogliono cambiare niente".


G. Bufalino, citata da F.Merlo









Interessante notare che, nel gruppo di questi 30 pluri-miliardari-planetari con il problema di passare per la cruna dell'ago, 3, in un parallelismo inquietante con i Black Bloc, non hanno volto.



vincent  








sabato 1 giugno 2013

3 Gymnopedies, 6 Gnossiennes -D





A Leonardo, al suo primo volo fuori dal nido. 







"... Il pizzo verticale delle facciate veneziane è il più bel disegno che il tempo-alias-acqua abbia lasciato sulla terraferma, in qualsiasi parte del globo. In più esiste indubbiamente una corrispondenza-se non un nesso esplicito- tra la natura rettangolare delle forme di quel pizzo-ossia degli edifici veneziani- e l'anarchia dell'acqua, che disegna la nozione di forma. È come se lo spazio, consapevole-qui più che in qualsiasi luogo- della propria inferiorità rispetto al tempo, gli rispondesse con l'unica proprietà che il tempo non possiede: con la bellezza..."



Iosif Brodskij, Fondamenta degli incurabili, Novembre 1989  

etica-estetica










" Come persone abbiamo il dovere di stabilire un rapporto con la vita e con la società improntato a un'etica rigorosa, che più è rigorosa più ci umanizza. Alla letteratura siamo invece legati da un forte vincolo estetico. L'etica e l'estetica sono però destinate a incrociarsi e quindi la cosa più interessante negli scrittori e nelle scrittrici che apprezzo è che conferiscono alla loro letteratura la stessa carica etica con cui affrontano i fatti sociali, mentre le loro vite si arricchiscono della stessa carica estetica che conferiscono alla letteratura".



Luis Sepùlveda  

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