sabato 8 giugno 2013








Nella cittadina di Sapanza ( Romania ) cé uno dei cimiteri più allegri che abbia mai visto in vita mia ( l'altro è sulle Ande peruviane ). Un ebanista locale, Ion Stan Patras, anche poeta popolare e pittore naïf, negli anni trenta cominciò a costruire per gli abitanti del villaggio le croci in legno con una larga base sulla quale era dipinta a colori sgargianti l'immagine del defunto ritratto nell'attività che aveva svolto in vita ( ad esempio una donna al telaio, un contadino che sta zappando, il medico, il musicista della banda eccetera ). Un patto segreto legava le persone che " ordinavano" la propria futura tomba e l'ebanista, alla morte del quale la continuazione del lavoro fu lasciata ad un altro ebanista, Dumitru Pop: in una busta sigillata il committente affidava all'artista il riassunto della propria vita.
C'è il postino che si scusa di aver perduto qualche lettera da consegnare: è che l'osteria lo attraeva un po' troppo, e la grappa da quelle parti è molto buona, spera di essere compreso e perdonato. C'è il funzionario comunale dalla vita irreprensibile che confessa di essersi lasciato attrarre da un localino di ragazze allegre della città vicina. E la moglie del funzionario, che per ingannare le malinconiche serate in cui il marito diceva di avere i suoi impegni professionali, invitava per il caffè un amico d'infanzia che le fu amico anche in età matura. Insomma: la vita.



Antonio Tabucchi           

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...