giovedì 30 dicembre 2021





Per primo giunge il respiro…
il lasciar cadere nel blu
ogni superfluo ormeggio




Palermo,Libreria del mare
30 dicembre 2021, personale di Rosa Lombardo

 

martedì 28 dicembre 2021






Quando i Taino dei Caraibi precolombiani osservarono per la prima volta i soldati spagnoli, sudati e barbuti, che arrancavano sulla spiaggia coperti di broccato e armature, come avrebbero potuto conoscere il significato, l’unicità e la portata di quel momento? Non potevano certo immaginare la propria distruzione, e così ritennero che quelle strane creature fossero divine e le salutarono con elaborati riti di ospitalità. È così che ciò che è senza precedenti riesce a non farsi comprendere: le conoscenze pregresse portano a concentrarsi su ciò che è familiare, mettendo in ombra gli aspetti innovativi e trasformando ciò che è senza precedenti in un’estensione del passato. Questo contribuisce a normalizzare l’anormale, e a rendere più difficile combatterlo.


Shoshana Zuboff, Il Capitalismo della Sorveglianza 


martedì 9 novembre 2021







Nel 2016, la Global Alliance for Vaccines and Immunization ( GAVI ) di Bill Gates, Microsoft, Accenture e la Rockefeller Foundation hanno costituito un nuovo consorzio per fornire certificati di identificazione digitali ai bambini che avrebbero ricevuto le vaccinazioni di routine.
Lo chiamarono ID2020.


Ma  non si tratta dell'anno in cui l'OMS HA DICHIARATO UNA PANDEMIA? 



vincent

 

venerdì 15 ottobre 2021








Sciagurati cittadini,
quale così grande follia?
Credete partiti i nemici?
O stimate alcun dono dei Danai privo di inganni?
Così conoscete Ulisse?
O chiusi in questo legno si tengono nascosti Achei,
o questa macchina è fabbricata a danno delle nostre mura,
per spiare le case e sorprendere dall'alto la città,
o cela un'altra insidia: Troiani, non credete al cavallo.
Di qualunque cosa si tratti, ho timore dei Danai anche se recano doni.


Eneide, libro 2


La ricordate? È la supplica che Laocoonte rivolge ai propri cittadini nel tentativo ultimo di scongiurare la distruzione della città. Sappiamo tutti come andò a finire.
I testardi, coloro che non intendono rinunciare al " vizio " del pensare non potranno non riconoscere le suggestioni che questo brano dell'Eneide ha evocato in chi scrive.
Sono versi scritti oggi, al punto che fanno dubitare del reale trascorrere del tempo..

Ma quello che vorrei trasmettere, più di ogni altro sentire, è l'assoluta fiducia che siamo chiamati a coltivare nella saggezza della direzione spirituale del mondo.
Perché se è vero che Troia è destinata alla rovina, non è meno vero che da quelle macerie si allontana un uomo che porta sulle spalle il padre Anchise, e che a quell'uomo è stato affidato il compito della fondazione di Roma.



vincent  

giovedì 14 ottobre 2021


 


“ I grandi muri sono crollati sempre a partire dal mare, anche quella contro il ricatto del greenpass è una rivolta per salvare i più deboli calpestati dal potere, oggi economico “.




Stefano Puzzer, portavoce del Clpt, comitato dei lavoratori del porto di Trieste 



mercoledì 29 settembre 2021







" L'Universo è fatto di storie, non di atomi "



Muriel Rukeyser

 

sabato 25 settembre 2021






Un giorno i Gebusei, che abitavano a Gerusalemme ed erano i discendenti dei figli di Heth,
 dissero che i loro antenati avevano ceduto la grotta di Makhapelah ad Abramo  soltanto a condizione che i loro discendenti non sarebbero mai stati cacciati da Gerusalemme.
Tutto questo dovette ricordare David, quando attaccò Gerusalemme. Non gli bastò l'avventurosa e prodigiosa conquista militare. Volle ripetere il gesto di Abramo. Offri denaro per quell'altro pezzo di terra che era la città intera: seicento sheqel. Ogni tribù di Israele contribuì per la sua parte. E i Gebusei rilasciarono nelle mani di David una ricevuta che comprovava la vendita.
Gerusalemme è il contrario della città originaria degli Ebrei. Gerusalemme è la città che gli ebrei hanno comprato dai Gebusei. Ma come era accaduto per la grotta di Makhpelah, dove ora si trovava la tomba di Sara, i precedenti proprietari avevano chiesto di non essere mai cacciati da Gerusalemme. Perciò Gerusalemme non poteva essere altro che una società mista, dove si mescolavano proprietari presenti e passati.





Roberto Calasso, Il Libro di Tutti i Libri  

 

giovedì 23 settembre 2021

Sogno pandemico








Sappiamo tutti quanto possano essere bizzarri i sogni.
Anche, e forse soprattutto, quelli delle persone più razionali, quelli con i piedi per terra.. Ma l’ultimo che mi è capitato li supera tutti.
La scena:
È già autunno inoltrato, i primi freddi umidi, le prime nostalgie della luce estiva e, come nelle peggiori previsioni, le terapie intensive in pieno stress da superlavoro.
Ma come? E l’85% di vaccinati? Vabbè, la colpa sarà di quel 15% di incoscienti che continua a traccheggiare.. insomma, campagna vaccinale o no, la situazione vira decisamente al peggio.
Il governo, usando l’ennesimo dpcm, decide per l’obbligo.
E senza perdere tempo invia squadre formate da forze dell’’ordine e personale sanitario casa per casa, in pratica un rastrellamento in piena regola.
I più determinati fra i free-vax provano a organizzare fuochi di resistenza, ma la risposta è tiepida. E così i resistenti si ritrovano tutti “ riuniti “ e controllati a vista  in uno stadio di una città che non so individuare.
Quanto a me, che come nella vita reale abito in aperta campagna, sono tutto impegnato a recintare con filo spinato l’aia della casa dopo aver piazzato, per maggior sicurezza, sul vialetto di ingresso un pick-up con un gruppo di talebani ben armati. In casa la tv è sintonizzata, manco a dirlo, sulla maratona di M.
Ma è da lì che, all’improvviso, e a dire il vero del tutto inaspettato, arriva l’assoluto inconcepibile, a tal punto inconcepibile che mi ritrovo più sbalordito che capace di provare un qualche sollievo.
Sì, perché M. - gli dei l’abbiano in gloria - nel frattempo aveva messo a segno lo scoop del millennio, quello che strapazza la concorrenza, quella che era, e sarebbe stata per i tempi a venire la madre di tutte le notizie.
Curiosi? Ve la dico:
Eravamo stati per quasi due anni su scherzi a parte.
Non so se vi rendete conto, ma questo significava, per esempio, che i camion dell’esercito erano vuoti, e questo rendeva giustizia alla raccomandazione del CTs - Comitato Tecnico Scientifico, la specifica è per coloro che hanno utilizzato il periodo della pandemia per partecipare a viaggi nello spazio - alla raccomandazione, dicevo, di non fare autopsie. Chiaro?
È difficile da immaginare cosa succedeva intanto nello studio televisivo di M.
Si abbracciavano tutti, Burioni e Cacciari che si davano il 5!
Devo confessare di aver provato un moto di riprovazione: e che diamine, ma ci si abbraccia così, senza protezioni?
Facevo fatica a pensare che non c’erano mai state persone da salvare, faticavo a immaginare come avevano potuto ingannare il tempo nelle reparti di rianimazione..

Ma ora viene il difficile.
Perché dovete sapere che questo improvviso rovesciamento della narrazione, o come si dice adesso di paradigma, passata la prima, fugace euforia, mi lasciava dentro uno strano sentimento.
Provo a dirlo, mi sentivo abbandonato.
Sì, abbandonato.
Perché? Penso perché cominciavo ad ammirare la precisione chirurgica con la quale un evento di natura poteva riscrivere l’intera nostra cultura.
Cominciavo a subire il fascino di quel suo potere di far emergere alla luce tutto ciò che come un magma indistinto serpeggiava un minuto prima nelle coscienze di noi tutti. Ecco, mi sentivo tradito perché per tutto quello che da quasi due anni stavamo vivendo io ormai provavo una misteriosa, inquietante attrazione.
Tutto, compreso il mio stesso ammalarmi, tutto, compresa la fatica indicibile della terapia intensiva.. Sì, anche quello.
Scusate, ma se era tutta una finzione, io dove ero stato?

È con questi pensieri che, nella vaghezza del sogno, mi vedo brindare allo scampato pericolo con i talebani - brindisi rigorosamente analcolico - , vedo loro avviarsi sulla strada del ritorno agitando nell’aria i Kalashnikov..
E sarei rimasto in quello stato d’animo esitante e confuso se non avessi acceso la tv - quella che posseggo nella realtà - 
Lo so, non è mai consigliabile, specie al mattino.
Ma stavolta mi è stata di aiuto.
Il ministro della salute - che nome, come se potesse esistere un ministero per la malattia - concludeva in quel preciso istante uno dei suoi appelli alla nazione, e lo fece con il suo inconfondibile:
“ Mi raccomando, non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia! “
Come non fosse nascosta dalla mascherina d’ordinanza, vedevo bene la piega amara ai lati della bocca, non deve essere facile ripetere all’infinito una frase vuota, perseverare svuota gli animi, anche i più intrepidi.  
Ma fu musica per le mie orecchie. Era tutto vero, ero di nuovo a casa.


vincent



venerdì 17 settembre 2021

giovedì 9 settembre 2021




" Il gelato è squisito. Che peccato che non sia illegale "




Voltaire


 

lunedì 6 settembre 2021










Alla domanda del giornalista che gli chiede se non prova paura all'idea di finire in un reparto di terapia intensiva, il filosofo Giorgio Agamben risponde con una frase di Michel de Montaigne:

" Non sappiamo dove la morte ci aspetta.
Aspettiamola ovunque.
La meditazione della morte è meditazione della libertà.
Chi ha imparato a morire ha disimparato a servire.
Saper morire
ci libera di ogni soggezione e di ogni costrizione "


Michel de Montaigne 



 

venerdì 3 settembre 2021







È possibile stare insieme, raccoglierci insieme intorno all'impossibilità dello stare insieme e del gesto di raccoglierci? Tanti tragitti della democrazia, tante impasse di quello che pomposamente si chiama l'Occidente, tante poste in gioco di quella che è la nostra contemporaneità più bruciante - leggi l'Afghanistan - hanno a che vedere con questo bordo estremo in cui l'Occidente incontra se stesso ed espone a se stesso il suo limite, o espone a se stesso il fatto nudo e crudo che quel se stesso è un limite, una soglia. Con tutta la precarietà di questa che non si sa se chiamare conclusione o apertura, inizio o finale di partita. Con tutta la fragilità di questa soglia, che le nostre democrazie non sanno se assumere o mettere in questione, democrazia essendo forse la tensione tra l'assumere e il mettere in questione quella soglia. [......]
Ecco, questa soglia, questo pensiero del corpo che è sempre un corpo in bilico, questa indagine dei luoghi in cui prende corpo il tremito di un bilico indecidibile, questa consistenza che si spalanca tra l'assumere un limite che abbiamo visto e incarnato fino al midollo e il fare uso di quel limite vedendo anche altro, facendo di noi stessi anche qualcosa d'altro da quella cosa che incarniamo fino al midollo: ecco uno dei pensieri più difficili, più aporetici, più problematici, più paralizzanti, che Jean-Luc Nancy ci lascia.




Federico Leoni, Doppiozero   in ricordo di Jean-Luc Nancy 26 luglio '40 - 23 agosto 2021

 

domenica 29 agosto 2021








Possono ritrovarsi coloro che nell'affiorare dell'amore umano sanno scorgere la vita preesistente alla vita, ricevendo da essa il senso dei contrasti e delle tensioni nell'incontro delle anime. [......]  Riconoscerlo è trovare il senso della continuità: conoscere il principio dell'amore che non può perdersi, perché non può tradire. Non potendo tradire, non può temere di essere tradito: perché il timore del tradimento di chi ci ama è il timore del nostro tradimento: del nostro ancora incompiuto amare.
Si teme ciò che si teme dalla propria anima.
La fedeltà di chi amiamo è la nostra fedeltà.
Ma non è la fedeltà che viene dalla natura, bensì dall'essere liberi.
Può essere veramente fedele solo chi conosce l'infedeltà e il senso ultimo dell'essere infedeli. Chi, essendo infedele, estingue l'infedeltà.




Massimo Scaligero, Dell'Amore Immortale 
                                                

 

venerdì 16 luglio 2021



per Marianna e Fabio

 Le nozze sono " tempo alto ", tempo festivo. Ma sono più ancora: non soltanto una rossa macchia di tempo nella grigia serie dei giorni e delle lune, ma qualcosa che nel tempo rinvia all'esistenza di un ordine atemporale. Sono il preannuncio di gioie eterne, e ne sono un assaggio pregustato.

Così scompare in pochi giorni ciò che per anni è stato risparmiato, vengono preparati cibi e offerti vini che la vita quotidiana ignora. Si reggono veli e strascichi, si cantano canzoni e si danzano danze, ci si scambia giuramenti e si innalzano voti che soltanto il giorno nuziale conosce. Anche il più povero indossa l'abito da festa, e fra chi passa di lì non c'è chi non sia invitato. Così un'ora può compensare una vita.



Ernst Junger, Il contemplatore solitario





 









giovedì 27 maggio 2021










Consiglio agli scrittori



Anche se ti tiene in piedi tutta la notte,
lava a fondo le pareti e pulisci i pavimenti
dello studio prima di comporre una sillaba.

Pulisci come se stesse arrivando il Papa.
Il candore è nipote dell'ispirazione.

Più pulisci, più brillante
sarà la tua scrittura,
e allora non esitare a prendere
per i campi e a sfregare il fondo
dei sassi o a spolverare sui rami più alti
della buia foresta i nidi pieni di uova.

Quando ritroverai la strada di casa
e riporrai spugne e spazzole sotto il lavello
vedrai alla luce dell'alba
l'altare immacolato della tua scrivania,
una superficie pulita al centro di un mondo pulito.

Da un vasetto, azzurro splendente, solleva
una matita gialla, la più appuntita del mazzo,
e ricopri pagine di piccole frasi
come lunghe file di fedeli formiche
che t'hanno seguito fin lì dal bosco.




Billy Collins, A Vela in Solitaria Intorno alla Stanza




 

 

martedì 25 maggio 2021









Chiunque voglia insegnarci una verità, non ce lo dica: ci illuda semplicemente con un rapido gesto, che inizi nell'aria una traiettoria ideale, scorrendo sulla quale arriveremo da soli ai piedi della nuova verità. Le verità, una volta sapute, assumono una crosta utilitaria; non c'interessano più come verità, ma come ricette utili. Quella pura e subitanea illuminazione, che la caratterizza, la verità la possiede solo nell'istante della sua scoperta. Per questo il suo nome greco, Alethéia, ebbe originariamente lo stesso significato poi espresso con la parola Apocalipsis, cioè scoperta, rivelazione, propriamente disvelamento, togliere un velo o un coprimento. Chiunque voglia insegnarci una verità, ci posizioni in modo tale che la si scopra noi stessi.




Ortega y Gasset, Meditazioni sul Chisciotte 

 

lunedì 24 maggio 2021









Non soltanto perché Salomone risolvesse enigmi, ma per la rapinosa attrazione che provava per ogni splendore che appare, sarebbe giunta sino a lui da luoghi remoti, con la sua variegata carovana, la regina di Saba. Che " entrò da Salomone e gli disse tutto ciò che aveva nel cuore ", ma subito dopo volse il suo occhio regale a controllare com'erano " il palazzo che aveva costruito, il cibo che veniva offerto a tavola, le abitazioni dei suoi servitori, le maniere dei suoi ministri e i loro vestiti, i coppieri e gli olocausti che si celebravano nella casa di Iahvè ". Tutto ciò che appariva, in qualsiasi forma, era l'estetico. Quando la regina di Saba ebbe verificato ogni particolare, " le mancò il fiato ". Così agisce, così deve agire l'estetico. E, se mancano quei momenti che tolgono il fiato davanti a qualcosa che appare, tutto il resto è monco, anche per chi segue il cammino di Iahvè.





Roberto Calasso, Il Libro di Tutti i Libri 

 








La sana crescita del mondo dipende in parte da atti ignorati dalla storia; e se a te e a me le cose non vanno così male come sarebbero potute andare, lo dobbiamo anche a coloro che hanno vissuto con fede una vita nascosta e riposano in tombe dimenticate.





 George Eliot 

 

martedì 27 aprile 2021






" Tutti sanno " è l'invocazione del cliché e l'inizio della banalizzazione dell'esperienza, e sono proprio la solennità e la presunta autorevolezza con cui la gente formula il cliché a riuscire così insopportabili. Ciò che noi sappiamo è che, in un modo non stereotipato, nessuno sa nulla. Non " puoi " sapere nulla. Le cose che " sai "... non le sai. Intenzioni? Motivi? Conseguenze? Significati? Tutto ciò che non sappiamo è stupefacente. Ancor più stupefacente è quello che crediamo di sapere.



Philip Roth, La Macchia Umana 

 

lunedì 5 aprile 2021








Non aver paura del respiro,
perché dà e toglie come la marea:

lascialo andare senza trattenerlo,
non chiuderlo nel pozzo dell'apnea.

Devi essere indulgente col respiro,
come se fosse uno yo-yo invisibile:

se frusciando scompare e ti abbandona,
sempre frusciando tornerà infallibile.



Valerio Magrelli
 

 

domenica 21 febbraio 2021

Diavoleria 33





 







Questa la foto ufficiale che il nuovo governo ha scattato nel salone dei Corazzieri.
I ministri tutti danno le spalle ad un arazzo. Sull'arazzo è raffigurata  una scena tratta dal Don Chisciotte di Cervantes. Nell'episodio Don Chisciotte viene ricevuto nella casa di Don Antonio Moreno che confida al suo ospite di possedere qualcosa di veramente affascinante, una testa capace di rispondere a qualsiasi tipo di domande, in grado di risolvere qualsiasi tipo di problemi. Il giorno dopo la curiosità di Don Chisciotte verrà soddisfatta e la testa dimostrerà al cavaliere la sua capacità infallibile di dominare passato, presente e futuro.
La meraviglia degli astanti è grande, ma sarebbe stata turbata se avessero scoperto che la voce proveniente dalla testa apparteneva in realtà ad un nipote di Don Antonio che, mediante un marchingegno nascosto al piano di sotto e comunicante con la sala dove troneggiava la testa, rispondeva alle varie domande.

I nominati che hanno appena giurato l'arazzo ce l'hanno alle spalle, compreso il primo ministro sulle cui indiscusse capacità tutti gli altri confidano.
Il nostro sguardo si concentra sul blu e il grigio dei loro vestiti, ma dovremmo essere grati al giovane uomo che ha segnalato a Concita de Gregorio quel particolare arredo, permettendoci di scoprire ciò che, da un piano del tutto secondario come quello in cui è situato l'arazzo, ha il potere di proiettare sulla scena colori e significati decisamente altri . 
Il primo che si impone è l'indiscusso valore riconosciuto alla persona del primo ministro, fatto per cui risulta facile assegnare a Draghi la parte che in commedia è quella della testa capace di risolvere ogni enigma. Come del resto è altrettanto facile scivolare sul piano inclinato che vede nel nipote acquattato nel piano inferiore i poteri forti che dalla loro invisibilità reggono i fili.
Un altro punto di vista, che preferisco, potrebbe richiamare l'attenzione sull'aspettativa ingenua degli invitati ad ammirare lo spettacolo, tutti quelli che si illudono che una singola testa possa essere in grado di spiegare la complessità del mondo.
E se fosse proprio questa illusione a dar vita e facoltà di linguaggio alla testa?
Non sarà che è da questa mistura di approssimazione e fragilità che prendono vitalità e potere le teste-golem che l'umanità puntualmente evoca ed altrettanto puntualmente affida alla ghigliottina della storia.
Certo è che, ritornando alla nostra foto, ci troviamo costretti a confermare una antica verità, quella del diavolo che ama nascondersi nei particolari, questa volta nella tessitura di un arazzo. Ma è l'umano esercizio necessario per stanarLo che permette di trasformare i Suoi tentativi di dare sostanza al Male nel nostro possibile Bene.



vincent   















 



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...