sabato 27 agosto 2016


" Mancano i refrigeratori nelle tendopoli delle sale mortuarie. Chiamiamo le Prefetture, bisogna mandarglieli prima dell'alba, domani farà caldo di nuovo ".

" Abbiamo il famoso ponte che offre una via di accesso ad Amatrice ormai bloccato e sospeso, ha avuto un secondo e serio cedimento. Bisogna sentire ingegneri e Genio civile, forse si può pensare a un bypass mobile ".

" Dobbiamo filtrare l'onda enorme e potenzialmente dannosa del volontariato, è bellissimo offrirsi, ma non possiamo intralciare, ingolfare. Va spiegato però: con gratitudine e chiarezza".


Immacolata Postiglione detta Titti, Geofisica e Vulcanologa, capo coordinatore della Protezione Civile







giovedì 25 agosto 2016



Dobbiamo riconoscere l'insondabile, accettare il fatto di essere sulla Terra senza sapere il perché, insieme agli animali, nostri compagni nell'avventura ignota...


Voltaire






martedì 23 agosto 2016

Diavoleria 28



" Commetti grandi peccati: il Signore è indulgente con i grandi peccatori. Sono quelli piccoli che detesta".


Martin Lutero





lunedì 22 agosto 2016





" Sempre caro mi fu quest'erto corno "
                Pensa il rinoceronte
              senza nessuno intorno.


Toti Scialoja





domenica 21 agosto 2016


A un eroe basta mostrarsi coraggioso per un istante: quando estrae una pistola, quando lancia una bomba, attiva il detonatore, fa fuori il tiranno e poi se stesso. Essere vigliacco invece significa imbarcarsi in un'impresa che dura tutta la vita.


Dimitrij Shostakovich






sabato 20 agosto 2016

mercoledì 17 agosto 2016



La videochiamata dà l'illusione della presenza e certamente ha reso più sopportabile la separazione nello spazio tra gli innamorati. Tuttavia, la distanza residua è sempre percettibile, tanto più chiaramente, forse, in un piccolo slittamento: su Skype infatti non è possibile guardarsi a vicenda. Se si guarda negli occhi il volto nello schermo, l'altro crede che si stia guardando leggermente più in basso, perché l'obiettivo è installato sul bordo superiore del computer. La piacevole particolarità dell'incontro diretto, per cui osservare qualcuno equivale sempre anche a essere osservati, ha ceduto il posto a un'asimmetria dello sguardo. Grazie a Skype possiamo essere vicini, ventiquattr'ore al giorno, ma continuiamo reciprocamente a perderci di vista.


Tratto da Süddeutsche Zeitung Magazine, dicembre 2013






martedì 16 agosto 2016

Lo zen e il tiro con la carabina ad aria


Credo che la nostra bravura abbia a che vedere con la natura di questo sport e con la nostra indole latina. Mi spiego meglio. Generalmente si ritiene che questo sia un gioco di concentrazione. Ed è vero, per questo i cinesi vanno forte. Ma c'è anche un altro ingrediente fondamentale, che spesso viene sottovalutato, ed è l'emotività.
Chi guarda occasionalmente questo sport difficilmente lo capisce, perché non dà la risposta corretta alla domanda più semplice: che cos'è il bersaglio? Materialmente è un puntino nero su un foglio di carta posto a cinquanta metri di distanza da chi spara. Ma se fosse solo questo, vorrebbe dire che avrei passato gli ultimi 16 anni della mia vita a sparare contro un foglio di carta? E mi sentirei un idiota.
Quel puntino è ben altro, è la sintesi oscura delle nostre paure, delle nostre aspettative, delle nostre ambizioni. E di tanti altri sentimenti che spesso amano annodarsi tra di loro. E più sale la pressione - come accade in una finale olimpica - più quel nodo si stringe e il puntino diventa piccolo, imprendibile e perfido, e attrae e respinge i proiettili a seconda delle intenzioni con cui vengono sparati. 
Ecco, il tiro a segno è quella disciplina in cui devi imparare a sciogliere quei nodi. È quell'arte che ti insegna che per vincere la paura non devi né ignorarla né fuggirne, ma accettarla, capirla e gestirla. Non si tratta di aspettare che passino le nuvole, ma di imparare a ballare sotto la poggia.


Niccolò Campriani, due ori a Rio 2016 nel tiro con la carabina ad aria







venerdì 12 agosto 2016


E penso alla negra smagrita e tisica,
con l'occhio attonito, scalpicciare nel fango,
cercando assenti alberi da cocco della Superba Africa
dietro l'immensa muraglia di nebbia.

A chi ha perduto quello che non si trova mai più,
mai più, a chi beve le lacrime e succhia
e succhia al Dolore come una buona lupa,
ai magri orfanelli appassiti come fiori!

Così, nella foresta dove esilia il mio spirito,
un vecchio ricordo suona a perdifiato il corno.
E penso ai marinai dimenticati su un isola,
ai vinti, ai prigionieri, a tanti tanti altri ancora.


Tratto da " Il Cigno " di Charles Beaudelaire






mercoledì 10 agosto 2016



" Marianne, siamo approdati a quel punto della vita in cui siamo vecchi e i nostri corpi si sgretolano. Penso che ti seguirò molto presto. Sappi che ti sono così vicino che se tendi una mano puoi raggiungere la mia. Ti ho sempre amata per la tua bellezza e per la tua saggezza, ma so che non devo dire nulla di più a tale proposito, perché sai già tutto. Voglio solo augurarti buon viaggio. Arrivederci vecchia amica. Amore infinito. Ci vediamo lungo la strada".


Leonard Cohen, per Marianne Ihlen che il 28 luglio ha sollevato il suo tenero bagaglio per trasferirsi dall'altra parte del sipario.








martedì 9 agosto 2016



La produzione non si basa, attualmente, sulla repressione e lo sfruttamento da parte di estranei, non reprime la libertà ma ne fa uso. Siamo noi stessi a sfruttarci: questo auto-sfruttamento è assai più efficace nella misura in cui si accompagna al sentimento della libertà. ( .....) Mi butto entusiasticamente nel lavoro, fino ad esserne annientato: mi realizzo morendo. Mi ottimizzo nella morte.


Byung-Chul Han





lunedì 8 agosto 2016



Lawrence Anthony, che è mancato quattro anni fa, era un famoso conservazionista sudafricano noto come " l'uomo che sussurrava agli elefanti ". È il titolo del libro che lo ha reso celebre, The Elephant Whisperer, da tempo esaurito in italiano ma sempre reperibile nelle buone librerie di Johannesburg.
Quando è morto, la famiglia ha raccontato che dopo qualche ora i due branchi di elefanti della sua riserva di Thula Thula si sono presentati davanti la sua casa. Si sono trattenuti lì un paio di giorni e poi se ne sono andati. Non si facevano vedere da un anno e mezzo.


Pietro Veronese





venerdì 5 agosto 2016



I piedi del tempo camminano nei nostri piedi
e le labbra del tempo raccontano il viaggio.


Eduardo Galeano





giovedì 4 agosto 2016

Bruno Martino - E la chiamano estate





Stamane, da un articolo sulla rete, due parole suggestive: " Immersività Estatica "
Quel sentimento indefinibile che proviamo, suggerisce l'autore, quando varchiamo la soglia di una cattedrale e del tutto istintivamente ne abbracciamo con lo sguardo la sacralità.
Si, Immersività Estatica è tutto questo. E se ci penso credo che risuoni in me perché evoca il modo nel quale con tutto il mio essere amo abbandonarmi al calore dell'estate: io nell'estate mi immergo, mi immergo nell'estasi dell'estate. Ecco perché la chiamiamo estate!


vincent  

mercoledì 3 agosto 2016


Il nostro ultimo muro è il muro dorato del denaro, e si tratta di un muro fatale. Esso ci taglia fuori dalla vita, dalla vitalità, dal sole vivo e dalla terra viva, come niente altro riesce a fare. Nulla, nemmeno i dogmi più fanatici di una religione ferrea, è in grado di isolarci quanto il denaro dal l'impeto della vita e dell'ispirazione. Stiamo perdendo vitalità: e la stiamo perdendo rapidamente. Se non afferriamo la torcia dell'ispirazione e non gettiamo le nostre borse colme di denaro, la fiamma delle fiamme accenderà i derelitti, ed essi ci consumeranno come vecchi stracci. Stiamo perdendo vitalità, in nome del denaro e della filosofia del denaro. La torcia nelle mani dei derelitti appiccherà il fuoco alle nostre case, e noi vi moriremo come pecore in un recinto in fiamme.


D.H.Lawrence, L'Amore e la vita






martedì 2 agosto 2016

Diavoleria 27



" Tutto quello che sappiamo lo dobbiamo a Satana e alle sue mele di contrabbando "

Henry Louis Mencken





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