sabato 30 marzo 2019






Voglio l’odore del caffè. Voglio cinque minuti. Voglio cinque minuti di tregua per il caffè. (.....)
Il caffè per chi ne è maniaco come lo sono io, è la chiave del giorno. Il caffè per chi lo conosce come lo conosco io, significa prepararlo con le proprie mani e non lasciare che ti arrivi con un vassoio. Chi porta il vassoio infatti porta anche parole, e il primo caffè viene rovinato dalle prime parole: il caffè è la vergine di un mattino silenzioso. L’alba, intendo dire la mia alba è l’opposto delle parole. L’odore del caffè si impregna di voci anche se si tratta di un saluto gentile come “ buon giorno “ . Si rovina. E così il caffè è quell’unico, lento silenzio dell’alba, di primo mattino, in cui ti fermi, da solo, con quell’acqua che scegli con pigrizia e solitudine, di nuovo in pace con gli uomini e le cose.



Mahmud Darwish, Una memoria per l’oblio

lunedì 25 marzo 2019







Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore
e i cui pastori sono guide cattive
Pietà per la nazione i cui leaders sono bugiardi
i cui saggi sono messi a tacere
Pietà per la nazione che non alza la propria voce
tranne che per lodare i conquistatori
e acclamare i prepotenti come eroi
e che aspira a comandare il mondo
con la forza e la tortura 
Pietà per la nazione che non conosce 
nessun’altra lingua se non la propria 
nessun’altra cultura se non la propria 
Pietà per la nazione il cui fiato è danaro 
e che dorme il sonno di quelli
con la pancia troppo piena
Pietà per la nazione- oh, pietà per gli uomini
che permettono che i loro diritti vengano erosi
e le proprie libertà spazzate via
Patria mia, lacrime di te
dolce terra di libertà!



Lawrence Ferlinghetti, nato il 24 marzo 1919

mercoledì 20 marzo 2019

Jacinda Ardern e la sua Chiaro Amore






Quando rimase in cinta, poco dopo, le alzarono politicamente una palla d’oro. Le chiesero in tv se avesse pianificato la gravidanza e se la ritenesse opportuna visto il ruolo ricoperto. Lei schiacciò.
“ È inaccettabile che una donna debba ancora rispondere a domande come queste, riguardo al posto di lavoro “. Si prese la maternità dal 21 giugno al 2 agosto, tornò e portò con sé la figlia di appena tre mesi alle Nazioni Unite. All’assemblea generale parlò di cambiamenti climatici, giovani, eguaglianza. In braccio aveva la sua piccola Neve Te Aroha, nome per metà irlandese e per metà maori. Significa Chiaro Amore.



Fabio Tonacci





Dove è di casa il mondo?
Nell’uomo che lo conosce e che lo ama.
Il mondo è a casa soltanto nella mente dell’uomo che lo pensa
E nel cuore dell’uomo che lo ama.



Pietro Archiati

martedì 19 marzo 2019






Appartiene veramente al suo tempo, è veramente contemporaneo colui che non coincide perfettamente con esso né si adegua alle sue pretese ed è perciò, in questo senso, inattuale; ma, proprio per questo, proprio attraverso questo scarto e questo anacronismo, egli è capace più degli altri di percepire e afferrare il suo tempo. (.....) Contemporaneo è colui che riceve in pieno viso il fascio di tenebra che proviene dal suo tempo.



Giorgio Agamben , Che cos’è il contemporaneo

Biker gang performs haka in tribute to Christchurch shooting victims




Haka di motociclisti neozelandesi davanti al luogo dell'attentato

domenica 17 marzo 2019





“ Male di pietra “ continuò il marinaio. “ È un cavatore di pomice di Lipari. Ce ne sono centinaia come lui in quell’isola. Non arrivano neanche a quarant’anni. I medici non sanno che farci e loro chiedono il miracolo alla Madonna negra qui del Tindaro. Speziali e aromatari li curano con senapismi e infusi e ci s’ingrassanno. I medici li squartano dopo morti e si danno a studiare quei polmoni bianchi e duri come pietra sui quali ci possono molare i loro coltellini. Che cercano? Pietra è, polvere di pomice. Non capiscono che tutto sta a non fargliela ingoiare “.



Vincenzo Consolo, Il Sorriso dell’ignoto marinaio

lunedì 11 marzo 2019






Non ho mai voluto una patria costituita da una nazione o da una città. Non ci credo. Eppure ho bisogno di una patria. Per me è facile dire oggi: il teatro è la mia patria. Mi ricordo di una frase di Jean Amery: di quanta patria ha bisogno un uomo? Potrei aggiungere: di quanti stranieri abbiamo bisogno perché una patria abbia un senso? Ecco su cosa oggi dovremmo tornare ad interrogarci.




Eugenio Barba, Odin Teatret 

venerdì 1 marzo 2019





Alessandro pesa solo 1 chilo e non può essere preso in braccio.
La madre lo culla con il canto.
“ Lo fanno le mamme africane “ dice il dott. Ferrari, “ Quante ne abbiamo viste anche da noi: sussurrano ai loro bimbi melodie meravigliose, le abbiamo incoraggiate a farlo non più a bassa voce, abbiamo preso esempio anche da loro “.

Si tratta di un progetto avviato nella Terapia Intensiva Neonatale di Modena.
Alessandro compirà dieci mesi il 4 marzo.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...