martedì 23 febbraio 2016

lunedì 15 febbraio 2016


Sono stati i soldatini a farmi capire che bisogna abolire la guerra e che l'unico modo di riuscirvi è giocare alla guerra. Giocare per non farla; soldatini contro soldati.


Claudio Magris, Non luogo a procedere 







domenica 14 febbraio 2016

E pensare che..


.. E pensare che siamo in grado di captare un segnale che proviene da una distanza di 1,3 miliardi di anni luce, un segnale che produce sul nostro rivelatore una variazione di un millesimo del diametro del nucleo di un atomo, come se la distanza fra noi e il sole variasse del diametro di un capello..


vincent








sabato 13 febbraio 2016



La verità sulla morte di Giulio Regeni non la sapremo mai. Perché già la sappiamo!


vincent






venerdì 12 febbraio 2016

Onde gravitazionali



Da cimiteri di scorie s'affaccia la Nuova Eternità. Fabbricata dai nuovi performanti " artigiani ", cuori che così danno sostanza alla morte del divino. Nucleotidi con tempi di decadimento tanto lunghi da sfidare qualsiasi futuro umano concepibile. Bizzarra questa estenuante lentezza, se paragonata alla rapidità con la quale decade il linguaggio e la moralità. Indaffarati come siamo ad ammassare sempre più " affari " in sempre meno tempo, ci lasciamo alle spalle una scia - o come si può dire da oggi una " onda gravitazionale " di materia immarcescibile, una miriade di corpuscoli invisibili ed eterni.
Già, invisibili ed eterni come Dio! Un dio che continua a tacere, un dio che minaccia tacendo. Come quello inscritto in questo triangolo.


vincent







giovedì 11 febbraio 2016


Lui sembrava sincero anche quando mentiva







Lei sembra mentire anche quando è sincera.  

Dick Morris 






mercoledì 10 febbraio 2016



Mi chiese la Morte: " Che stai guardando? " Le risposi: " L'inferno, ma ho l'impressione di averlo già visto "


Francisco De Quevedo







martedì 9 febbraio 2016


Avendo perduto gli Dei, ci innamoriamo di idoli magnifici che possiamo mettere al loro posto. Gli atomi, i quark, i minuscoli buchi neri... sono deificati, addobbati, e trascinati per sistemarli nel tempio. Considerandoli reali, li animiamo con la vita falsa della paura, la nostra paura della sconosciuta essenza della natura. Ci sentiamo schiacciati, tra il vuoto sofisticato del decostruzionismo e le nostre sfarzose creazioni intellettuali. A cosa possiamo credere? La risposta di Goethe sarebbe stata quella sta ad Hegel e ai lettori della sua " Teoria dei Colori ": credere nei fenomeni nei quali possiamo avere fiducia poiché - se visti correttamente - si trasformano in teoria.


Arthur Zajonc, Dalla candela ai quanti







domenica 7 febbraio 2016


Eppure, mai pensare di sapere come andrà a finire.
Come non vedere
In tutto questo scasso
A tratti farsi luogo l'asimmetria di un dolce azzardo
Come non vedere il luccichio del mare
In qualche raro sguardo?








È da più o meno un secolo e mezzo che andiamo elaborando la teoria sull'evoluzione dell'uomo dagli animali. Considerando la situazione attuale non è difficile supporre che il tempo futuro vedrà farsi strada la convinzione che dall'uomo possono derivare le bestie.


vincent






giovedì 4 febbraio 2016


Se decidiamo di attribuire " intelligenza " alle macchine, stiamo modificando la sua caratteristica di essere propria degli esseri viventi e specialmente degli umani, escludendo contestualmente una sua connessione stretta tra coscienza, emozioni e corpo. Si tratta di una scelta. E carica di conseguenze. ( ..... ) Quando conferiamo alla macchina l'intelligenza stiamo modificando contestualmente anche la soggettività degli esseri umani. ( .... ) Wiener riteneva che la macchina avrebbe potuto dominare sugli esseri umani solo se questi fossero diventati da lei prevedibili. La rinuncia o meno alla variabilità e all'imprevedibilità dei viventi spetta solo a noi.


Teresa Numerico, da: Il Manifesto del 4.2.2016


Allora dovremmo essere grati alle imprevedibilità, agli scacchi che riceviamo dal nostro prossimo o dagli accidenti della vita?
Lo so, è difficile - quasi impossibile se poi riguarda noi - benedire un ladro, un incidente o una malattia, e tuttavia, a pensarci bene, a bocce ferme e quando la buriana è passata, non è poi tanto difficile ragionare sul passato e comprendere che quell'episodio è venuto a interrompere una trama meccanica, una vitalità svilita. L'imprevedibile accade per correggere la nostra naturale tendenza a funzionare come macchine. Perché? Perché in quanto esseri umani siamo creature terrestri e cosmiche: amiamo le comodità più banali e allo stesso tempo non ci sentiamo vivi se non immaginiamo le asimmetrie dell'azzardo.
E questa meraviglia di macchina sulla quale sto scrivendo è anche lì a incorporare la distanza siderale che divide la sua glaciale prevedibilità dal mio sulfureo, inappagabile desiderare.


vincent






martedì 2 febbraio 2016

lunedì 1 febbraio 2016


Il delitto più grande non è di chi uccide, ma di colui che, non uccidendo, desidera tanto farlo.


Ortega y Gasset





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...