giovedì 23 maggio 2019

Palermo, ecco la ricerca anti-Salvini che ha messo nei guai la docente






Gentile Prof.ssa, non provi neanche per un attimo vergogna, amarezza o rimorso per quanto accaduto, sebbene ora sia costretta a subire un provvedimento grave e riprovevole e a vedere il suo viso triste comparire su tutte le testate giornalistiche, come fosse colpevole di una condotta illegale o, peggio, di un comportamento diseducativo nei confronti dei suoi allievi. Sia invece orgogliosa del pensiero critico che ha saputo instillare nei suoi studenti, della libertà di manifestazione del pensiero che non è solo formale, ma sostanziale e praticata nella sua scuola, della levatura culturale di un gruppo di studenti che non si limita ad imparare pedissequamente la data di una battaglia, ma riflette, analizza criticamente e crea un suo pensiero indipendente, manifesta i suoi dubbi e la sua contrarietà. ...... Gioisca perché, pur inconsapevolmente, ha palesato la verità di questo governo allergico al diverso, allo straniero, all'oppositore, che si serve di una squadra della Digos per fare irruzione in un liceo. Sia fiera dei suoi studenti perché il paradosso di quanto è accaduto è che hanno mostrato, con i fatti susseguenti al video incriminato, che un dubbio ragionevole esiste sull'accostamento di questo governo ad una condotta di regime. Alzi lo sguardo, perché noi non ce lo facciamo abbassare.


Irene Carmina, Palermo






Non è una foto di Lee Miller, ma è l’immagine che immediatamente si associa alla sua storia. Forse è la sua foto più famosa. Viene scattata da David Scherman nell’appartamento di Hitler a Monaco, che solo poche ore prima era stato preso dall’esercito americano come luogo deputato alla comunicazione. Lee abbandona i suoi anfibi militari, si immerge nella vasca da bagno, il posto più impuro di Europa, e con un gesto liberatorio ne inverte la polarità: la sua bellezza purifica quel luogo e nello stesso tempo, nel tempio dell’orrore, compie il gesto di liberarsi per un istante dal dolore che, nel cuore dell’Europa, ha inghiottito il suo sguardo. 
Si percepisce la convivenza tra ethos e pathos, puro stato affettivo e possibilità dell’azione. Un altra oscillazione. Qui sembra che la sua celebre frase: “ preferisco fare una foto che essere una foto “, venga messa in discussione dalla stessa fotografa. Essere e fare si confondono. Il soggetto, la fotografa, si sovrappone all’oggetto, o meglio si sdoppia nell’oggetto, poiché in questo tempo e in questo spazio, essere una foto è più importante che farla.




Silvia Mazzucchelli, Costruire la vita con le immagini: Lee Miller e Inge Morath
Doppiozero.com

venerdì 17 maggio 2019







L’amore è infatti sia la cosa più fisica che quella apparentemente più spirituale che si aggira in noi; attiene in tutto e per tutto al corpo, ma solo quale simbolo, metafora della persona intera e di tutto ciò che si insinua attraverso la porta dei sensi nel più recondito della nostra anima, per risvegliarla.



Lou Andreas Salomé, Riflessioni sull’amore

mercoledì 15 maggio 2019








Una delle indigenze dei nostri giorni è quella che si riferisce all’amore. Non è che non esista, ma la sua esistenza non trova posto, accoglienza, nella mente e perfino nell’anima di colui che riceve la sua visita... In questo spazio illimitato che, apparentemente, la mente attuale apre ad ogni realtà, l’amore si imbatte in ostacoli e barriere senza fine. Deve continuamente giustificarsi e dar conto, e alla fine deve rassegnarsi ad essere confuso con la moltitudine dei sentimenti o degli istinti, se non accetta il luogo oscuro della “ libido “, oppure di essere trattato come una malattia segreta, della quale bisognerà liberarsi.



Maria Zambrano, L’uomo e il divino

martedì 7 maggio 2019








Che mi si prenda in uso, non mi offendo,
mi sembra anzi un vero privilegio 
essere usata essendoci di meglio.




Patrizia Cavalli 

mercoledì 1 maggio 2019








Un buco è un ventre più profondo, un buco è una parte di vascello, Buco è il nome di molti ristoranti ed è una pasta cava dove far entrare il sugo. Il buco scava lo stomaco per fame, dolore, paura. È il grande condottiero dell’assenza.



Antonella Anedda
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