giovedì 9 agosto 2018










Un tale che osservo da un po' di tempo




Non si presenta in frotta.
Non si raduna in folla.
Non partecipa in massa.
Non celebra con pompa.

Non cava dai polmoni 
una voce corale.
Non dà fiato alle trombe,
né afferma in nome di.
Non c'è quando richiedono
risposte alle domande:
chi a favore? chi contro?
Nessun contrario, grazie.

Non c'è la sua testa 
fra le teste assiepate
che spalla a spalla puntano
dritte alla meta, in gruppo,
coi volantini in tasca
e i prodotti del luppolo.

Non c'è dove l'inizio
è angelico e idilliaco
ma ben presto una schiera
si mischia all'altra, e allora
non è dato sapere
di chi siano quei fiori,
quei sassi e quegli evviva,
quei cori e quei bastoni.

Non menzionato.
Non spettacolare.
Lavora alla Raccolta dei rifiuti.
Ai primi albori,
sul campo dell'azione,
raccatta, porta via, getta nel camion
gli oggetti conficcati nei tronchi mezzo morti
o calpestati nell'erba spossata.

Striscioni a brandelli,
bottiglie frantumate,
fantocci bruciacchiati,  
ossi spolpati,
rosari, fischietti e preservativi.

Tra i cespugli ha trovato una gabbietta
per colombi. L'ha presa
e la tiene apposta
perché resti vuota.




Wislawa Szymborska, Basta così

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