sabato 11 giugno 2016



Quando stanca di cacce e di agguati la gatta si stendeva su un fianco, e io amavo sdraiarmi accanto a lei senza ricercarne il contatto o farmi troppo prossima, spoglia del dire e di ogni intenzione o attesa, godevo grazie a lei di una inusuale libertà. Per qualche istante eterno eravamo innamorate e libere e gli occhi socchiusi, i miei, i suoi, sognavano universi invisibili forse tra loro compatibili, nei quali trascendere la condivisa prigionia della magnificenza del travaglio della terra.


Simona Gasparretti





1 commento:

  1. E' molto raro trovare dei blog piacevoli in lingua italiana, su questa piattaforma, e tanto più arduo è il trovarne di belli e di sinceramente profondi.
    Ho dato uno sguardo veloce ai tuoi post, e per quanto le mie capacità di giudizio siano labili, credo che il tuo sia una di queste rarità.

    Perdonami l'intrusione, sono una frana coi commenti, non so mai cosa scrivere. Volevo solo mostrati il mio apprezzamento.

    Un saluto e complimenti
    Fabio

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...