giovedì 11 aprile 2019







No, i buchi di tempo e spazio sono quelli più freudiani dentro di noi, fatti di paura e di nevrosi, quelli dove ci si perde, incapaci di risalire, quelli che restano nascosti, senza faccia e senza selfie. Per questo il primo buco nero del mondo, ma non della nostra galassia, costretto a uscire allo scoperto, è bello. Ha perso fascino e mistero, ma ci ha guadagnato in verità. Non è vero che i buchi sono vuoti. Questo dentro è pienissimo. Ha la nostra storia e la fatica per arrivarci davanti dopo un viaggio infinito. Il divoratore di cose cosmiche ha finalmente un volto. L’abbiamo inquadrato, il resto è relatività.



Emanuela Audisio

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