mercoledì 6 aprile 2022

  





“ Possediamo già le macchine per addizionare, sottrarre, etc.: è comodo, non c’è più bisogno di calcolare. Si procederà nello stesso modo per tutto. Ciò non si farà attendere a lungo, uno o due secoli e la partita sarà giocata; non ci sarà più bisogno di pensare, né di riflettere: si premerà un bottone. Per esempio, si scriverà: “ 330 pacchi di cotone, Liverpool “ - oggi si rifletterebbe un istante, non è vero? Ma allora si premerà semplicemente un pulsante e la questione sarà risolta.E in futuro, affinché nulla possa turbare lo status quo dei rapporti sociali, si passerà dalle leggi che non diranno precisamente: il pensiero è vietato, ma che avranno come effetto che qualunque pensiero individuale sarà eliminato. (…..) Vedete che la nostra vita attuale non è alla fin fine così spiacevole in confronto. Se non si oltrepassano certi limiti, si ha ancora il diritto di pensare oggi, non è vero? Certo, non bisogna superare certi limiti, ma se si rimane entro quei limiti, si può ancora pensare. Ciò che ho appena descritto è immanente all’evoluzione occidentale e, attraverso di esso, verrà senza tardare.




Rudolf Steiner, La libertà di pensare e le menzogne del nostro tempo
Quarta conferenza, 4 aprile 1916











 

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