venerdì 30 dicembre 2011








Attenzione! La nave è ormai in mano al cuoco di bordo e le parole che trasmette il megafono del comandante non riguardano più la rotta, ma ciò che si mangerà domani
                                                                                                                       


 S. Kierkegaard

2 commenti:

  1. “Empatia (Εμπαθεια, da en-, “dentro”, e pathos, “sentimento”) atteggiamento verso gli altri caratterizzato da un impegno di comprensione dell’altro, escludendo ogni attitudine affettiva personale (simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale”. E’ l’ascolto non giudicante. Qualcosa di più necessario della pietà. Di più basilare del rispetto. Di più raffinato dell’amore.
    EMPATIA. Ci manca l’empatia. Questa è la vera tragedia dell’umanità. Tutto il resto è conseguenza

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  2. Quello posto da Rosalìa è un argomento fondamentale. L'empatia nel buddhismo è la compassione,ovviamente non nel senso del " poverino!",ma nella profondità del cum-patire che, muovendo dall'ascolto non giudicante, ci rende possibile entrare nel mondo interiore dell'altro " sapendolo altro"( Zambrano).
    Ma mi chiedo perchè l'empatia-compassione sarebbe più "raffinata" dell'amore.
    A me sembra che la com-passione è pur sempre una passione, mentre ciò che distingue l'amore autentico è l'azione.
    Forse agire nel mondo è meno raffinato del compatire perchè ci si contamina con la vita?

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