sabato 14 gennaio 2012

Mudra







" Eccole, queste piccole fragili ballerine, come mutate in gazzelle; entrambe le braccia lunghe, sottili, come tracciate in una sola linea, attraverso le spalle, attraverso il torso snello eppure massiccio ( con la snellezza piena delle immagini di Buddha), come in una sola linea a lungo lavorata al martello, fino ai polsi, sui quali le mani entrano in scena come attori, mobili e autonome nel loro agire. E quali mani: mani di Buddha che sanno dormire, che, alla fine di tutto, si posano lisce, dita accostate a dita, per indugiare accanto a grembi, giacendo, il palmo volto in alto, oppure erte sul polso, in una infinita richiesta di silenzio."

Rilke, parlando dei " Mudra", le mani del Buddha ritratte negli acquarelli cambogiani di Rodin.  

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