sabato 8 aprile 2017



La scia si allunga, di giorno bianca e densa di vita, di notte luminosa come una chioma di sogni e di stelle. L'acqua scorre sulla carena, e romba, canta, sussurra, secondo il vento, secondo il cielo, secondo che il tramonto sia stato rosso o grigio. C'è rosso di sera da parecchi giorni, e il vento canterella nell'attrezzatura, fa sbattere ogni tanto una drizza contro l'albero, passa sulle vele come una carezza, e prosegue verso ovest e Madera, mentre il Joshua scende a 7 nodi verso sud, nell'Aliseo.
Vento, mare, barca e vele formano un tutto unico, compatto e diffuso, senza principio né fine, che è parte e tutto dell'universo, di questo mio universo.
Guardo il tramonto, respiro l'aria dell'altro mare, e il mio essere si schiude, la mia gioia vola così in alto che nulla può raggiungerla. In quanto alle cose che talvolta mi turbavano, non hanno alcun peso di fronte all'immensità di una scia vicinissima al cielo, e colma del vento marino, che è immune da moventi comuni e meschini.


Bernard Moitessier, La lunga rotta




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