domenica 31 agosto 2025


 


Ero a Hydra due anni fa, e questo mi ha cambiato la vita. Cercavo la casa di Leonard Cohen ma non riuscivo a trovarla. Sapevo di essere nel posto giusto, ma niente. Un gatto enorme e bellissimo mi attraversa la strada, si strofina sulle mie gambe. Lo seguo. Salgo su una lunga rampa di scale, in cima svolto a destra e lì c’era la casa di Leonard! Te lo dico dal profondo del cuore, grazie per avermi indicato la strada.


@james00779

sabato 30 agosto 2025


 


Ad Memoriam 

Già pronta una statua in ricordo del grande statista italiano.


Grazie all’autore che si firma: Sergio Scorza Due

lunedì 11 agosto 2025


 Chi lo ascolta in lingua italiana dovrà avere la pazienza di sopportare una traduzione quanto meno bizzarra: la cosa più importante è sapere che lo studioso in questione sta parlando del Faust di Goethe.

Vi assicuro che ne vale la pena. Buon ascolto.

vincent 

sabato 9 agosto 2025


 



Avviso ai naviganti del blog:

 Poiché per ragioni personali non mi sarà possibile godermi le due settimane programmate nell’isola di Vulcano, le offro a chi di voi fosse interessato. Si tratta di un piccolo appartamento con tre posti letto nel resort “ Les Sables noirs “, le settimane sono quella che va da sabato 30 agosto al 6 di settembre e la successiva dal 6 al 13 dí settembre. Il costo riguarda solo il condominio e si aggira intorno ai 350€ a settimana, la stessa tariffa che spetta a me che ho acquistato le due settimane in multiproprietà. Non vi resta che chiamarmi al 333 120 5060 e vi spiego il resto..


vincent

venerdì 8 agosto 2025






 Spesso ai navigatori viene chiesto a che cosa pensano quando sono in mare e le loro risposte sono quasi sempre imbarazzate. Io non penso a nulla. O meglio penso solo alla barca perché a bordo i compiti ti assorbono completamente. La barca non è la libertà, al contrario di quello che molti si immaginano. Navigare significa accettare degli imperativi che ci siamo scelti. È un privilegio. (….) Ai sognatori che si immaginano di trovare la libertà in mare, suggerisco di andare a trovarla altrove.


Eric Tabarly, Memorie del largo


lunedì 4 agosto 2025


 


Credetemi, lo dico con la morte nel cuore, ma debbo ricordare che in questo caso la parola Stato si riferisce solo al participio passato del verbo Essere.


vincent 


domenica 3 agosto 2025

Amore e Verità


 


Tutti quelli cui piace andare senza perdere troppo tempo al cuore del problema possono ascoltare questa nobile chiacchierata tra amici dal minuto 46,38.

Solo una cosa, ma di capitale importanza, sento il dovere di dire a Roger Waters: il Dio nel quale non crede dichiarandosi “ ateo “, la sostanza del divino che disconosce altro non è se non “ Amore e Verità “, e allora che senso ha dichiararsi “ ateo “ e allo stesso tempo “ combattente per amore e verità “?.

Ma possiamo provare a trovare una soluzione. Credo che il suo ateismo abbia solide fondamenta nel rifiuto ad accettare passivamente una legge morale che si desidera invece far sorgere dalla propria ricerca interiore. Tutti noi abbiamo nell’anima l’immagine di Mosè che scende dal Sinai con le tavole della legge.

Ecco, nel frattempo molto è cambiato, perché ogni singola anima umana è diventata un roveto ardente e gli uomini che hanno maturato il desiderio di essere testimoni di “ Amore e Verità “ giustamente pretendono che Amore e Verità diventino il fine del loro percorso individuale.

E poiché ad essere un roveto ardente ormai è il loro cuore, nessuno di loro potrà in futuro dichiararsi “ ateo “. Propongo per la parola ateo una nuova traduzione: ateo: dal cuore di pietra.


vincent 

venerdì 1 agosto 2025

Bottino parte 2






La scena ritratta nel dipinto risale all’agosto del 1765, quando il giovane imperatore moghul Shah Alam, esiliato da Delhi e sconfitto dalle truppe della Compagnia delle Indie Orientali, fu costretto a quella che oggi chiameremmo una privatizzazione forzata. La pergamena recava l’ordine di licenziare i suoi stessi esattori fiscali in Bengala, Bihar e Orissa e sostituirli con una squadra di mercanti inglesi nominati da Robert Clive - il nuovo governatore del Bengala - e dai direttori della Compagnia, descritti dal documento come “ i sommi e potenti, i più nobili tra i grandi nobili, i capi di illustri guerrieri, i nostri fedeli servitori e sinceri sostenitori, degni dei nostri regali favori: la Compagnia inglese “. La riscossione delle imposte dei Moghul fu da allora subappaltata a una potente multinazionale - le cui operazioni di esazione fiscale erano protette dal suo stesso esercito privato.
La Compagnia era autorizzata dalla sua patente costitutiva a “ muovere guerra “, e aveva usato la forza per perseguire i suoi scopi fin da quando, nel 1602, aveva arrembato e catturato un vascello portoghese nel suo viaggio inaugurale. Inoltre, controllava piccole aree circostanti i suoi insediamenti indiani sin dagli anni trenta del seicento. Ciononostante, il 1765 fu l’anno in cui la Compagnia delle Indie Orientali cessò di somigliare anche lontanamente a un’impresa mercantile convenzionale, commerciante in sete e spezie, per tramutarsi in qualcosa di assai più insolito. Nel giro di pochi mesi, i suoi duecentocinquanta impiegati, sostenuti da un esercito di ventimila soldati indiani reclutati in loco, erano diventati i governanti effettivi delle più ricche province moghul. Una società dí capitali multinazionale era in procinto di trasformarsi in una aggressiva potenza coloniale.
Nel 1803, quando l’esercito privato della Compagnia contava quasi duecentomila uomini, essa aveva già rapidamente sottomesso o direttamente annesso un intero subcontinente. Incredibilmente vi riuscì in meno di mezzo secolo. Le prime conquiste territoriali vere e proprie erano iniziate nel Bengala nel 1756; quarantasette anni dopo, il braccio della Compagnia si estendeva a nord fino a Delhi, la capitale moghul, e quasi tutta l’India a sud di quella città era governata di fatto dalla sala riunioni di un consiglio di amministrazione nella city di Londra. “ Che onore ci rimane “ chiese un funzionario moghul “ se dobbiamo prendere ordini da un pugno di mercanti che non hanno ancora imparato a lavarsi il sedere? “.
Si sente ancora dire che gli inglesi conquistarono l’India, ma questa frase cela una realtà più sinistra. Non fu il governo britannico che iniziò a dilaniare l’India, un pezzo alla volta, a metà del diciottesimo secolo, ma una società privata pericolosamente non regolamentata, basata in un piccolo ufficio di sole cinque finestre a Londra e gestita in India da un predatore aziendale violento, assolutamente spietato e, a tratti, mentalmente instabile: Robert Clive. La transizione dell’India al colonialismo avvenne per mano di una società a scopo di lucro, che operava al solo fine di arricchire i suoi investitori.



William Dalrymple, Anarchia

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