martedì 7 febbraio 2012



"Il delirio sgorga in apparenza senza limiti, non solo dal cuore umano ma da ogni forma di vita, manifestandosi più che mai nel risvegliarsi della terra a primavera ed emblematicamente in piante come l'edera, sorella della fiamma, madri l'una e l'altra di Dioniso, che ne ebbe bisogno in successione per la sua nascita sempre incompleta, interminabile. Questo dio ci mostra così un soffrire insito nel nascere, un nascere soffrendo. Sua madre, Semele, non ce la fece a darlo interamente alla luce. Dio di nascita incompleta, della sofferenza e dell'allegria, egli annuncia il delirio interminabile, la vita che muore per ritornare. Dio che nasce e dio che torna. Che ubriaca, e non solo col succo della vite, suo simbolo più di ogni altro, ma soprattutto con sè stesso."

                                                                                   M. Zambrano, Chiari del bosco

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