sabato 16 giugno 2012

sul porgere l'altra guancia




" Avete inteso che fu detto: " Occhio per occhio dente per dente"; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due."


Matteo 5, 38-41



"Citati per esteso, questi versetti hanno in realtà ben poco a che fare con la resistenza passiva o non violenta, con i precetti di non ripagare con la stessa moneta e di rendere bene per male. Il loro significato è tutt'altro che passivo, poichè vi è implicita l'idea che il male può essere reso assurdo per eccesso; vi è implicito il suggerimento di rendere assurdo il male sminuendone le pretese con una condiscendenza pressochè illimitata che svaluta il danno. Un atteggiamento simile mette la vittima in una posizione molto attiva, nella condizione di un aggressore mentale. La vittoria possibile in tali circostanze non è una vittoria morale, bensì esistenziale. Qui l'altra guancia non mette in moto il senso di colpa del nemico ( un senso di colpa che egli sarebbe capacissimo di reprimere ), ma espone i suoi sensi e le sue facoltà all'insensatezza di tutta l'operazione: è lo stesso effetto che può fare ogni forma di produzione di massa.
Mi permetto di ricordarvi che qui non stiamo parlando di una situazione che comporti un combattimento leale. Stiamo parlando di situazioni in cui uno si trova fin dall'inizio in uno stato d'inferiorità assoluta, senza speranza, in cui uno non ha modo di contrattare, in cui le probabilità sono contro di lui, e in maniera schiacciante. In altre parole, parliamo delle ore più buie della vita, quando il senso della propria superiorità morale sul nemico non offre alcun sollievo, quando questo nemico si è ormai spinto troppo oltre per vergognarsi o per avere nostalgia degli scrupoli abbandonati, quando uno non ha più niente per difendersi, tranne la propria faccia, una tunica, un mantello e un paio di piedi che possono ancora camminare per un miglio o due.
In questa situazione resta ben poco spazio per le manovre tattiche. Così l'offerta dell'altra guancia dovrà essere, da parte vostra, una decisione consapevole, fredda, deliberata. Le vostre probabilità di vincere, per quanto esili, dipendono dal fatto che sappiate o no quello che state facendo. Quando spingete avanti la faccia con la guancia rivolta al nemico, dovete sapere che questo è appena l'inizio del cimento, soltanto il primo dei versetti-e dovete riuscire a vedervi per tutta la sequenza, per tutti i tre versetti del Discorso della Montagna. Altrimenti, una frase isolata dal contesto vi lascerà malconci. ( .....) Se volete secolarizzare il cristianesimo, se volete tradurre gli insegnamenti del Cristo in termini politici, vi serve qualcosa di più del moderno frasario politico: dovete risalire all'originale-quanto meno dovete averlo nella vostra testa, se non ha trovato posto nel vostro cuore. Poichè Egli era non tanto un uomo buono quanto uno spirito divino, è inevitabile, è fatale che si insista a parlare della Sua bontà a scapito della Sua metafisica".

Iosif Brodskij, Il Canto del Pendolo      

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