martedì 31 luglio 2012

dalla sommità di questo..




Dalla sommità di questo scintillante fallo di luce, 140 metri-udite udite- al di sopra del campanile di S. Marco, la matrigna e le sorellastre potranno godersi indisturbate lo spettacolo di Venezia-Cenerentola e spiare in perfetta tranquillità l'ardore dei ponti e il languore della marea.
Sponsor del progetto, Pierre Cardin, 90 anni, stilista di origini venete. Stilista, non stilita. Quanti guai da una semplice esse. Promettete, affezionati lettori fissi, che non ci metterete mai piede, incrementando così la mia fiducia sull'utilità di questo blog.
Perchè, come scrive Salvatore Settis:

" Perchè Cardin non può, nei 250mila metri quadrati del parco, che avrebbe a disposizione, edificare due, tre torri più basse, con la stessa superficie totale? C'è una sola risposta: OLTRAGGIARE VENEZIA NON È UNA CONSEGUENZA NON PREVISTA, MA IL CUORE DEL PROGETTO. È essenziale profanare questa città gloriosa che infastidisce i sacerdoti della modernità quanto una vergine restìa può irritare un dongiovanni che si crede irresistibile. La profanazione, anzi la visibilità della profanazione, ha una forte carica simbolica, è uno statement di ipermodernità rampante e volgare, che si vuol prendere la rivincita sul passato, umiliare Venezia guardandola dall'alto di una mega-nave o di una super-terrazza a piombo su Rialto, o di un grattacielo a Marghera".


    

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