" Il sacrificio della croce non è dovuto , ma donato al Padre, ed è donato da un uomo, Gesù, che in questo modo - sempre e solo attraverso l'unico modo dell'immolato e mai dell'immolatore - dimostra di aver perfettamente inteso il " sì" che risuona nel "no!" dell'angelo sul monte Moira ( non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male!"). È a questo " sì!" che Gesù risponde " sì!", " eccomi!", ed è attraverso una tale risposta che Egli, totalmente libero da ogni compiacimento sacrificale, è già oltre la morte".
Silvano Petrosino, " Il Sacrificio Sospeso. Lettera a un amico"
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